De Laurentiis: ”Berlusconi mi disse di non mettermi nel mondo del calcio e di continuare a fare cinema. Rinnovi Mertens-Insigne? No comment”

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato qualche dichiarazione sul closing del Milan, Berlusconi e sulla situazione della Lega, mentre ha preferito evitare rispondere alle domande sui rinnovi di Mertens e Insigne. Ecco quanto si legge su Tmw:

Finita l’era Berlusconi, ha qualcosa da dire? Ha un aneddoto su Berlusconi da raccontare?

“Per tutto c’è sempre un epoca. Il Cavaliere è stato formidabile, ha vinto di tutto di più. Adesso il Milan passa a dei cinesi che non conosco, ma siamo in un mondo globale dal 1984 e quindi faccio tanti auguri ai nuovi proprietari. Quando volevo comprare il Napoli da un fallimento lui mi disse di non mettermi in questo mondo. Mi disse che ero bravo a fare cinema e dovevo continuare solo in quel campo”.

Di fronte a questi nuovi investitori cinesi non era meglio presentarsi con una Lega compatta?

“Il discorso della Lega è un po’ più complesso. In Italia c’è stato solo un illuminato, che è stato Veltroni durante il Governo Prodi, che ha trasformato i club in società per azioni con finalità lucrative. Dopo non è successo nulla perché questo messaggio in Lega non è stato raccolto e non si può andare avanti in una Lega in cui si pensa soltanto a come dividersi i soldi. Più che a procurarseli”.

Quindi arriverà il commissario?

“Il commissario non risolverà nulla lo stesso. Il Ministro Lotti si metta la mano sulla coscienza e vada oltre il guado. Bisogna dare una sterzata al calcio italiano evitando anche situazioni populistiche. La lega inglese o quella tedesca fanno meglio di noi e hanno un bando diverso dal nostro. Allora, se dobbiamo fare un bando, facciamolo migliorando quello inglese o tedesco. Solo in questo modo di recupera il tempo perduto”.

 

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