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Sul palco del 55° Giffoni Film Festival, Aurelio De Laurentiis ha parlato da produttore, da patron e da visionario. Con l’energia di un “ragazzino” di 76 anni, il presidente del Napoli si è raccontato tra cinema, infanzia e calcio, con toni a volte casual, a volte taglienti, ma sempre fedeli al suo stile.
Nel corso dell’incontro, De Laurentiis ha lanciato un allarme sullo stato del calcio italiano: «I politici pensano che i presidenti siano miliardari, ma il 90% dei club è in difficoltà. La Serie B è in coma, la Serie A non riesce a ridurre i costi. Così si rischia di sparire entro due anni». E ancora: «Le istituzioni sembrano fare la guerra al calcio».
Sul fronte Napoli, il presidente ha rilanciato i suoi progetti: «Voglio uno stadio nuovo a Napoli entro tre anni. Per il centro sportivo ho visitato 25 aree, ma tra sversamenti e problemi idrici non è facile. Ora ho individuato un terreno di 20 ettari, vedremo».
Infine, tra un aneddoto e l’altro sulla gestione aziendale, ha celebrato la sua visione vincente: «Con un centinaio di dipendenti, abbiamo vinto lo scudetto. Altri ne hanno 500 o 600. Le maglie? Ieri abbiamo incassato mezzo milione in un giorno, merito di mia figlia Valentina». E sulla Champions: «Per vincerla servono tanti fattori, ma noi saremo sempre competitivi».
Sipario. Ma De Laurentiis è ancora una volta protagonista.
