LE MERAVIGLIOSE VIE DI NAPOLI, NASCONODO NOMI STRAVAGANTI.
O’ VIC A’ MUNNEZZ, E CHIAVETTIERI, O VIC RE SOSPIRI ETC ETC.
Scopriamo insieme da dove derviano i nomi buffi delle strade napoletane.
Di: Francesco Pollasto
‘O vico ‘a munnezza. Tradotto dallo spagnolo dal popolo, che non sapendo pronunciare MARIA MONDEZ, ha tradotto nel pui’ popolare MUNNEZZ.
Via dei Chiavettieri, (ce ne siamo occupati in questo articolo) non erano antichi sciupaffemmine, ma semplici fabbri, specializzati nel costruire CHIAVI
Via Carmeniello ai Mannesi,(ce ne siamo occupati in questo articolo) Mannessi, come abbiamo spiegato nell’erticolo, erano costruttori e riparatori di carri, il nome Carmeniello e’ un diminututivo, verso la chiesa di Santa Maria del Carmine.
Viale Calascione , ‘o dujie centesime nel Quartiere S. Ferdinando: due centesimi era la tassa da pagare per passarre .
Via Carbonara: il nome potrebbe avere due genesi
1-Napoli anticamente era ricca di porte (ce ne siamo occupati in questo articolo) Nel medioevo, si usava bruciare i rifiuti fuori le mura cittadine,e la Via Carbonara era il luogo in cui i rifiuti erano dati alle fiamme.
2-Un aprovvedimento che il Virgilio fece adottare all’imperatore Augusto fu l’istituzione di un particolare gioco di lotta tra gladiatori, allora noto come “gioco della Carbonara”, da cui probabilmente deriva l’odierno toponimo della via della Carbonara (sita nel quartiere di S. Lorenzo).
Via degli Acquari : anchessa’ una strada millenaria, infatti il suo nome deriva da epoca romana, in questa strada , infatti sorgevano sorgenti termali e corsi d’acqua.
Piazzetta Nilo: deve il nome dalla statua del dio Nilo presente nell’adiacente largo e voluta dalla comunità greca molto presente duemila anni fa, nella Napoli del periodo greco-romano.
Via Mezzocannone: prende il nome da una fontana che serviva per abbeverare i cavalli, la fontana risale al XV secolo.
La fontana i era dotata di un tubo (in napoletano cannola o cannone) estremamente corto (da qui mezzo). alcune leggende affremano che il detto “‘o Rre ‘e Miezocannone” divenne un appellativo per denotare una persona goffa.
Il Vico dei Sospiri: l’origine del nome e’ tutt’altro che romantica. Infatti i condannati all’impiccagione, transistavano da questo vicolo, “Vico sospira bisi”, da “suspire ‘e ‘mpise” (sospiri di impiccati).
Il borgo dei Vergini: il nome e’ di roigine greca e si riferisce ad una comunita’ quella degli eunostidi, formata da uomini “vergini”, dediti alla temperanza e soprattutto alla castità.
Il Vico Tre Re a Toledo: il nome ha origine religiosa, infatti nel 500, in zona sorgeva una locanda dedicata ai tre re magi.
Vico Paparelle al Pendinonon: deve il suo nome alla solidarieta’ di Aurelio paparo, che fece costruire un luogo dove ospitava le donne povere del luogo.
Vico Pallonetto a Santa Lucia: deve il suo nome al fatto che dopo la bonifica, il vicolo si e’ trovato sollevato rispetto al mare.
Il Vico Paradisiello: Deve il suo nome a frate Ignazio Savino che vi fece apporre numerosi croci per ragioni di fede , per questo il nome Paradisiello.
Vico della Tofa: [da una voce osca, *tufa, corrispondente al lat. tuba «tuba, tromba»] deve il suo nome ad una conchiglia che veniva bucata bucata in modo particolare, quando ci si soffiava dentro, essa emetteva un suoni simile alle sirene delle navi che entravano nel porto.
Il largo Donnaregina: E’ chiamato cosi’ grazie alle donazioni della regina di Napoli Maria d’Ungheria.vi fu costruito un complesso conventuale dotato di una chiesa, Santa Maria Donnaregina Vecchia.
Il Vico Salciccia poi diventato Scalciccia: Cosi’lo descriveva Salvatore Di Giacomo nel 1913 “Vico Salciccia è uno dei pochi vicoli del Porto superstiti che riprendono ignoti aneddoti maccaronici, rozzi, popolani.” l’etimologia del toponimo probabilmente va riferita alle salsiccie che si preparavano nelle vicine “Chianche“
Via Settimo Cielo alla Sanità: il nome e’ rimasto in uso fino alla meta’ degli anni 60, in epoca Borbonica si chiamava Via Settimio Celio.
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