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Calcio Napoli

Crippa e la memoria della Supercoppa: «Napoli favorito, Conte fa la differenza»

Trentacinque anni dopo, certe carezze non si dimenticano. Massimo Crippa torna con la memoria al 1° settembre 1990, alla Supercoppa vinta dal Napoli con un clamoroso 5-1 sulla Juventus. Un successo che ha segnato un’epoca e che oggi fa da cornice alla nuova sfida tra Napoli e Milan. A raccontarlo è Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport, che raccoglie il ricordo e le sensazioni dell’ex centrocampista azzurro.

«Ricordo tutto», racconta Crippa. «L’atmosfera, la pienezza di una vittoria contro un’avversaria storica. Fu una grande abbuffata, anche per l’incredulità generale: battemmo la Juve di Baggio, Schillaci, Tacconi, Casiraghi. Ma noi eravamo il Napoli e si vedeva in campo». Parole che restituiscono la dimensione di uno squadrone, reduce dal secondo scudetto e con Maradona e Careca come riferimenti assoluti, come sottolinea Antonio Giordano della Gazzetta dello Sport.

Quella Supercoppa sembrava l’inizio di una nuova serie vincente, invece fu l’ultimo trionfo di un ciclo. «Non avremmo mai immaginato che sarebbe stato l’ultimo successo», ammette Crippa. «Poi il mondo si è capovolto: l’addio di Diego, le cessioni, il percorso verso il fallimento. Lento e doloroso. Ma è passato». Oggi però la storia torna a intrecciarsi, con Napoli e Milan di nuovo uno di fronte all’altro, come ricorda ancora Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport.

Il parallelo tra ieri e oggi è inevitabile. «Allora erano gare equilibrate: noi vincevamo in casa, loro in casa loro. Affrontavamo colossi come Baresi, Maldini, Costacurta, Donadoni, Ancelotti, gli olandesi. C’era rispetto reciproco». Stavolta, secondo Crippa, la sfida è «impronosticabile», ma con una leggera preferenza: «Per me il Napoli è favorito. I campioni d’Italia restano i campioni d’Italia, anche se hanno perso tanti giocatori».

Sul piano tattico, l’ex azzurro si aspetta una gara vera: «Le partite secche hanno un’interpretazione diversa, magari un pizzico di prudenza in più. Peseranno le fatiche e le assenze, ma la statura di Napoli e Milan garantisce spettacolo». E al centro di tutto ci sono gli allenatori: «Conte e Allegri sono i migliori tecnici del campionato italiano. Le loro squadre hanno identità, li rappresentano pienamente, incidono tatticamente e psicologicamente», evidenzia Antonio Giordano della Gazzetta dello Sport.

Crippa non nasconde l’ammirazione per Allegri: «Sta facendo un miracolo. Senza centravanti, inventando soluzioni, cambiando moduli. Soffre ma resta lì». E sul Napoli: «La sua consistenza è impressionante, sette sconfitte non lo ridimensionano. Anche Conte ha avuto problemi e assenze pesanti, ma in campo si vede la sua mano. L’organico è ricco». L’uomo chiave? «Modric per il Milan, un fuoriclasse eterno. Nel Napoli scelgo il collettivo di Conte, aspettando una sorpresa».

Il pronostico finale è netto, senza esitazioni: «Vince il Napoli. E vincerà anche il campionato». E Napoli resta nel cuore: «Mi manca da troppo tempo. Ho visto la festa del quarto scudetto in tv, uno spettacolo. Se succede ancora, quasi quasi prenoto un viaggio: ho tanti amici che mi aspettano», conclude Crippa nell’intervista firmata da Antonio Giordano per la Gazzetta dello Sport.

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redazione