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Herman Crespo al Mattino parla della sfida scudetto tra Napoli e Juventus. L’ex bomber ammette che da Argentino tifa Napoli: «Azzurri, vincete lo scudetto
per aprire un ciclo storico». Crespo incorona Sarri: «Il suo è uno spartito perfetto».
«Una corsa a due. Juventus contro Napoli e Napoli contro Juventus». E secondo lei chi può vincere? «Sarà una bellissima sfida all’interno della quale si contrappongono due mentalità».
«Gli azzurri fanno un gioco bellissimo e molto divertente, ma la Juventus è concreta, ha una mentalità vincente».
«Vincere vuol dire essere preparati sotto tutti gli aspetti al successo finale e la Juve insegna perché ha una società importante che sa vincere».
«Ancora deve fare questo salto di qualità, ma sono sicuro di una cosa: se riuscisse a vincere quest’anno lo scudetto potrebbe aprire un ciclo storico».
«Mi sembra che qualcosa sia cambiato. Tutti i giocatori ci credono e l’obiettivo sarà arrivare allo scontro diretto con un punto di vantaggio come adesso».
«Sarà sicuramente così. Ma agli azzurri basterebbe anche non perdere perché rimarrebbero davanti e conserverebbero la consapevolezza di essere capaci di essere al livello di una grande squadra come la Juve».
«Per il Napoli!, se vincesse sarebbe bello per tutto il calcio, perché viene da un bellissimo percorso di crescita. Per un argentino come me è normale essere un po’ più legato al Napoli. »
«Vedremo come andrà a finire e sono molto curioso perché sappiamo come reagisce la Juve quando è sotto pressione mentre il Napoli dovrà dimostrare la sua forza».
«La squadra di Inzaghi ha dei valori importanti ed ha avuto un piccolo incidente di percorso fisiologico, non lo ritengo così grave».
«Sarri fa un altro tipo di calcio rispetto all’allenatore della Lazio: molto più velocità nel giro palla e poi ci sono i tre nanetti terribili con Hamsik che entra sempre in area. Lo spartito è perfetto e tutti fanno al meglio il loro lavoro».
«Il gioco del Napoli è tutto bello, ma quello che mi piace di più per la quantità e per la lotta a palla lontana è Allan. È un motore insostituibile»