Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport nel suo commento parla di un rapporto solito tra Ancelotti e Adl, anche in seguito al ritiro; ma ci sono calciatori in netto calo di rendimento.
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A condizionare le prestazioni sul campo sarebbero i mal di pancia dettati dai contratti da rinnovare, che andrebbero ad influenzare i giocatori più rappresentativi della squadra partenopea in netta difficoltà in questo momento.
Calciatori in calo, ecco i nomi
Secondo Ivan Zazaroni che scrive sulle pagine del Corriere dello Sport, il rapporto Ancelotti-Adl è solido.
Ad oggi questo ‘matrimonio non solo d’interesse’ è talmente inattaccabile che Ancelotti non ci ha pensato due volte prima di dichiarare apertamente il proprio dissenso nei confronti del ‘ritiro costruttivo’. La decisione peraltro non lo indebolisce tutt’altro: lo rafforza, dal momento che gli sbandamenti e i cali di rendimento dei giocatori più importanti, i valori alti del Napoli (Insigne, Fabian, Callejon, Zielinski, Koulibaly), hanno anche e soprattutto origini contrattuali. De Laurentiis è il primo a saperlo e per questo ha voluto mettere un punto esclamativo responsabilizzando il primo livello. Ha dimenticato però che i buoni rapporti, perfino l’amicizia, non consentono di scalvare l’allenatore, magari fingendo un muto (e mutuo) consenso.
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Serve un atto di giustizia
Lo stesso Zazzaroni continua nel suo commento scrivendo:
Adl farebbe bene, a questo punto, a concertare una via d’uscita con l’allenatore. Magari ricorrendo ad un atto di giustizia che sarebbe anche una lezione per chi confonde i doveri professionali con i diritti contrattuali: castigare i reprobi identificati, possibilmente gli illustri strapagati. Demagogia? Forse. Ma è sempre meglio che mostrarsi deboli.