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Alla seconda sosta stagionale, il bilancio è più che positivo. Come sottolinea Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, il Napoli è primo in classifica con la Roma, forte di 15 punti ottenuti grazie a cinque vittorie in sei giornate di campionato. In Champions, tre punti in due partite: sconfitta con il City e vittoria sullo Sporting Lisbona. In Serie A, l’unico passo falso è arrivato a San Siro contro il Milan, in quella che è stata la partita più complicata sotto il profilo difensivo.
Mandarini, sulle colonne del Corriere dello Sport, evidenzia un dato significativo: il Napoli non ha mai perso punti dopo le gare europee. Un traguardo raro, visto che molte squadre impegnate nelle coppe spesso faticano nel turno successivo. Anzi, gli azzurri hanno ottenuto due vittorie su due dopo la Champions: prima contro il Pisa e poi contro il Genoa. Merito della gestione del doppio impegno e del turnover calibrato di Conte, che varia due o tre elementi a partita senza stravolgere la squadra, mantenendo equilibrio e identità tattica.
L’ultima sfida contro il Genoa, come ricorda Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, ha mostrato l’efficacia della metamorfosi tattica di Conte. Dopo l’avvio con il 4-3-3, il tecnico ha cambiato in corsa: dentro Spinazzola e De Bruyne, con il belga protagonista assoluto della rimonta dallo 0-1 al 2-1. Ancora una volta il Napoli dei “Fab Four” — De Bruyne, Hojlund, Di Lorenzo e McTominay — ha fatto la differenza.
Il ritorno di De Bruyne, in particolare, ha riacceso la qualità del gioco. Definito “zavorra” dopo la sconfitta di Milano, il fuoriclasse belga ha risposto sul campo, dimostrando di essere imprescindibile. Visione, tempi di gioco e capacità di decidere i match: qualità che, come scrive Mandarini nel Corriere dello Sport, pochi possono permettersi in Italia. E la sua intesa con Hojlund cresce partita dopo partita.
Il giovane attaccante danese, 22 anni, autore di quattro gol in sei partite (tre nelle ultime due), sta assimilando i movimenti e i codici tattici di Conte con rapidità. Due assist in Champions e un gol contro il Genoa nato da un’azione corale dei “Fab”: cross di Di Lorenzo, sponda di McTominay, tiro di Anguissa respinto e tap-in vincente. La qualità, accompagnata dall’organizzazione, resta l’arma vincente di questo Napoli.
Unico aspetto da migliorare, secondo Fabio Mandarini e il Corriere dello Sport, è la fase difensiva. Dopo un avvio impeccabile, la squadra non chiude una partita senza subire gol da agosto. Sei reti incassate in Serie A e tre in Champions, numeri che risentono delle assenze di Rrahmani e Buongiorno, entrambi fermi per infortunio. Il loro rientro sarà cruciale per ritrovare la solidità che aveva reso il Napoli la miglior difesa d’Europa nella scorsa stagione.