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L’emergenza non è del tutto finita, ma arrivano buone notizie per Antonio Conte. Come riporta Davide Palliggiano sul Corriere dello Sport, in vista della sfida con il Genoa il tecnico potrà contare su alcuni rientri importanti, anche se le difficoltà al centro della difesa restano. Buongiorno e Rrahmani, infatti, sono ancora indisponibili: il kosovaro, risparmiato dalla convocazione della sua nazionale, rientrerà soltanto dopo la sosta. Toccherà quindi a Beukema e Juan Jesus, con Marianucci pronto a subentrare.
Proprio Marianucci e Mazzocchi, sottolinea Palliggiano sul Corriere dello Sport, torneranno a disposizione dopo l’assenza in lista Uefa. Contro lo Sporting erano in tribuna insieme al capitano Di Lorenzo, fermato dalla squalifica rimediata a Manchester.
Le certezze: De Bruyne e Hojlund
La gestione delle energie resta centrale, ma alcune pedine non si toccano. Kevin De Bruyne e Rasmus Hojlund, protagonisti in Champions, guideranno ancora il Napoli. Il belga è a caccia del primo gol al Maradona dopo i due assist contro lo Sporting, mentre il danese si è ormai preso la maglia da titolare.
Il 4-1-4-1 con i “Fab Four” – Lobotka, Anguissa, De Bruyne e McTominay più Politano – è lo spartito preferito di Conte. Tuttavia, come evidenzia il Corriere dello Sport, resta viva anche l’alternativa del 4-3-3, che permetterebbe a Neres o a Lang di partire dall’inizio. In particolare, l’olandese è motivato dopo l’esclusione dai convocati del ct Koeman.
Ballottaggi e rotazioni
Sulle fasce difensive si attendono novità: Di Lorenzo tornerà titolare a destra, mentre a sinistra Gutierrez potrebbe rifiatare dopo due gare intere giocate in quattro giorni, lasciando spazio a Spinazzola o Olivera. In porta, invece, si rinnova il testa a testa tra Meret e Milinkovic-Savic, con l’italiano favorito. Il serbo, decisivo contro lo Sporting, ha intanto ricevuto la convocazione della sua nazionale dopo l’assenza da Euro 2024.
Infine, sul fronte biglietti, Palliggiano scrive sul Corriere dello Sport che restano ancora tagliandi disponibili per la Tribuna Posillipo e per i Distinti inferiori. Il Maradona, comunque, si avvia verso un’altra grande cornice di pubblico.
