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Nel suo approfondimento pubblicato sul Corriere dello Sport, Fabio Tarantino racconta la fioritura tecnica di Neres e Lang, il nuovo motore creativo del Napoli di Conte. Due esterni complementari, amici dentro e fuori dal campo, capaci di trasformare ogni possesso in un’occasione per accendere il Maradona. Come sottolineato da Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport, la loro intesa, già evidente contro l’Atalanta, ha trovato ulteriore conferma anche in Champions League contro il Qarabag, dove pur senza segnare hanno ispirato le principali giocate offensive della squadra.
La rovesciata acrobatica di Neres e gli spunti di Lang sono stati la naturale prosecuzione delle prestazioni offerte in campionato: la doppietta del brasiliano contro la Dea e il primo sigillo azzurro del compagno, ribattezzato “Noano”, hanno certificato il nuovo corso sugli esterni. Una trasformazione tattica che, come evidenziato da Fabio Tarantino nel Corriere dello Sport, rappresenta per Conte una variabile preziosa e difficilmente prevedibile dagli avversari.
Il rilancio di Neres, a digiuno di gol da oltre un anno prima della gara con l’Atalanta, ha restituito al Napoli un’arma offensiva ritrovata. Il brasiliano non solo segna ma incide, alternando strappi, giocate da funambolo e persino incursioni da falso nove, ruolo già provato con successo contro l’Inter. Anche contro il Qarabag ha attaccato la profondità con continuità, diventando seconda punta aggiunta nella ripresa.
Se Neres è ormai un volto noto, Lang rappresenta invece la grande scoperta. L’investimento da più di 25 milioni complessivi, ricordato da Fabio Tarantino sulle pagine del Corriere dello Sport, trova ora piena giustificazione nelle sue prestazioni: dribbling, tocchi di suola, cross tagliati, estro puro. Ogni volta che riceve largo a sinistra, qualcosa accade. La sua personalità, del resto, era chiara già nel giorno della presentazione, quando dichiarò di essere quel tipo di giocatore “per cui vale la pena pagare un biglietto”.
Elegante e imprevedibile Lang, diretto e letale Neres: strade diverse, stesso impatto. La sostanza, nel calcio, è tutto. E Conte oggi può contare su due esterni che stanno ridisegnando il presente e il futuro del Napoli.