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Il campionato non ha ancora trovato un padrone, e anche dopo il big match del turno, la corsa verso il traguardo resta lunga e incerta. L’Inter aveva l’opportunità di allungare a +4, ma il Napoli ha dimostrato che la lotta sarà ancora serrata, complice anche la frenata dell’Atalanta. Come evidenziato da Fabio Mandarini sulle pagine del Corriere dello Sport, il pareggio finale sta stretto alla squadra di Conte, che ha dominato la ripresa dopo un avvio in salita. Il passaggio al 4-3-3 ha permesso al Napoli di schiacciare l’Inter, fino al gol del pari di Billing all’87’, appena otto minuti dopo il suo ingresso.
L’Inter, che era passata in vantaggio con una punizione magistrale di Dimarco al 22’, si è progressivamente spenta, senza mai riuscire a impensierire il Napoli nella ripresa. Inzaghi ha cercato di riorganizzare la squadra dopo gli infortuni di Calhanoglu e Dimarco, ma le soluzioni tattiche non hanno dato frutti. Il tecnico nerazzurro ha sperimentato con il 4-4-2, poi è tornato al 3-5-2, alternando Dumfries tra destra e sinistra, senza però incidere. Il dato più eloquente? Lautaro e Thuram neutralizzati da Buongiorno e Rrahmani, con una sola conclusione tentata in due.
Reazione da grande squadra
Il Napoli, invece, ha risposto alla grande al tonfo di Como, ritrovando brillantezza e aggressività. I numeri confermano la superiorità azzurra: 62% di possesso palla, 19 tiri contro 6, 12 calci d’angolo a 3 e un totale di 34 cross. Il dominio si è tradotto anche nei duelli individuali, con il 57% vinto dagli uomini di Conte. Senza Neres e Anguissa, il tecnico azzurro ha rilanciato Gilmour, incisivo sia in pressing su Bastoni che in costruzione con Lobotka. E proprio lo slovacco ha ispirato il gol del pareggio, con una giocata da regista puro che ha liberato Billing.
Come riportato dal Corriere dello Sport, la panchina del Napoli ha finalmente iniziato a incidere: oltre a Billing, anche Okafor è stato protagonista nel recupero, quando ha servito l’assist per McTominay e Ngonge, stoppati solo dagli interventi decisivi di De Vrij e Acerbi. La vittoria è sfumata di un soffio, così come il possibile sorpasso in vetta.
Inter, occasione sprecata
Per l’Inter, quella di ieri è stata un’occasione persa. Il gol da cineteca di Dimarco, segnato nello stadio intitolato a Maradona, avrebbe potuto indirizzare la partita verso una classica prova di gestione, con ripartenze micidiali. E invece ha avuto l’effetto opposto: ha rianimato il Napoli, che ha preso in mano il gioco. Un dato significativo: i nerazzurri non segnavano su punizione diretta in campionato dal 9 novembre 2022 (contro il Bologna, sempre con Dimarco), e il laterale sinistro è ora l’unico difensore in Serie A con almeno 4 gol e 4 assist.
Dopo l’1-0, il Napoli ha preso il controllo totale, con Lobotka e Gilmour a dettare i ritmi, costringendo Barella e Mkhitaryan a un lavoro straordinario e Bisseck a dividersi tra Raspadori e McTominay. Lukaku, invece, ha offerto una prestazione solida, vincendo il duello con Acerbi e contribuendo alla manovra con 29 tocchi, contro gli appena 8 del suo match precedente a Como.
Ora la corsa scudetto prosegue senza sosta: il Napoli affronterà Fiorentina e Venezia nelle prossime due giornate, mentre l’Inter se la vedrà con Monza e Atalanta prima della sosta. Un altro scontro diretto, con tre squadre racchiuse in soli tre punti.