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David Neres ha ridato nuova linfa al 4-3-3 del Napoli, riprendendosi i suoi spazi lungo la fascia sinistra, dove domenica contro il Milan ha messo in difficoltà Walker finché la condizione fisica ha retto. Dosando le energie e al ritmo del suo calcio, il brasiliano ha infiammato il “Maradona” con le sue accelerazioni, prima di rallentare per ricaricarsi. Il ritorno di Neres, come evidenzia Fabio Tarantino sulle pagine del Corriere dello Sport, è stato fondamentale per ridare al Napoli meccanismi rodati che saranno preziosi nel rush finale di campionato, nella corsa al sogno scudetto.
Dal Bologna al Cagliari, saranno otto partite tutte da vivere, molte delle quali contro avversarie pronte a chiudersi a riccio. Sarà in questi contesti che Neres dovrà brillare, ritrovando quella versione di sé capace di illuminare le partite con dribbling e invenzioni. Dopo aver esplorato anche la fascia destra, oggi la sinistra è tornata ad essere la sua casa, come sottolinea ancora Tarantino sul Corriere dello Sport.
Con Neres.
Domenica non era previsto che partisse titolare, ma l’assenza improvvisa di McTominay ha cambiato i piani di Conte, riportando il Napoli al 4-3-3 con Neres di nuovo protagonista. Conte conosce bene le sue qualità: il brasiliano si esalta quando può rompere gli schemi, creare superiorità, liberare l’istinto e il talento. Lunedì sera a Bologna serviranno proprio le sue accelerazioni per scardinare una delle difese più organizzate del campionato.
Luce accesa.
Neres vuole tornare decisivo in questo finale. Dall’Udinese all’Udinese: fu in quel periodo, tra dicembre e febbraio, quando Kvaratskhelia era vicino al PSG, che si prese il Napoli sulle spalle contribuendo a blindare il primo posto in classifica con una striscia di sette vittorie consecutive. Poi l’infortunio alla coscia sinistra lo ha fermato, costringendolo a saltare Lazio, Como, Inter e Fiorentina. Ora è di nuovo pronto, per riportare il Napoli a volare.
Gol cercasi.
L’ultimo assist di Neres risale al 18 gennaio, a Bergamo, per il gol di Politano; l’ultima rete, invece, addirittura al 4 gennaio contro la Fiorentina. Da allora tante buone prestazioni, ma pochi gol: appena due in campionato e tre stagionali, considerando anche la Coppa Italia. Numeri bassi per un giocatore che al Benfica aveva segnato 17 reti in due anni e che all’Ajax, da ragazzo, era arrivato a 14 in una sola stagione.
A 28 anni, sotto la guida di Conte, Neres è cresciuto, migliorando anche nella fase difensiva e nel sacrificio. E chissà che il meglio non debba ancora arrivare.