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Apertura

Corriere dello Sport: “Mou vota Napoli. Conte rilancia”

A Lisbona piove senza sosta e la strada che porta a Seixal, quartiere affacciato sul Tago e cuore pulsante del Benfica Campus, diventa un serpentone di auto. È qui che, come racconta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, José Mourinho prepara la sfida che può riaprire il destino europeo dei portoghesi. Lo Special gioca letteralmente “in casa”: Seixal è a un passo da Setúbal, il suo regno.

Mourinho, in tuta bianca immobile come un monumento, prova a rilanciare il Benfica: «Finché la matematica non ci dirà che siamo fuori, io ci credo». Tre punti e rincorsa complicata, ma ancora possibile.

ASSENZE E RIMPIANTI

Il derby di Lisbona contro lo Sporting ha lasciato un pareggio e molte riflessioni. «Siamo stati più forti dei due volte campioni di Portogallo – spiega Mourinho – ma ancora una volta un errore individuale ci ha penalizzato».

Il paragone con le assenze del Napoli lo fa quasi sorridere:
«Non fatemi ridere. È diverso non avere Lukaku e De Bruyne ma avere Hojlund e McTominay. Le mie assenze fanno piangere. Da quando manca Lukebakio devo trovare soluzioni».

Poi un’ammissione sincera: «Il Napoli è molto più forte di prima. Hanno cambiato sistema e ora giocano meglio».

CONTE COME IDENTITÀ

Dalle colonne del Corriere dello Sport, Fabio Mandarini riporta un Mourinho decisamente ammirato dal lavoro del collega:
«Parlare di Conte è parlare del Napoli: sono una cosa sola. Le sue squadre sono complete, tatticamente perfette. È impossibile trovare un punto debole».

E ancora: «Non vanno in transizione solo con Hojlund: hanno Di Lorenzo, Olivera, McTominay. Se manca Neres c’è Politano: mille soluzioni».

Benfica in emergenza totale: «Porterò dieci ragazzi dalla Primavera. Ci sarà anche José Neto, 17 anni». Per lui sarà la prima in Champions.

MERCATO E FUTURO

A gennaio si riapre tutto: «Il mercato? Influenza zero per ora. Penso solo a vincere».
Intanto in Spagna iniziano i sondaggi popolari sul futuro allenatore del Real Madrid: Mourinho guida le preferenze. «Non esiste questa cosa», taglia corto.

CONTE RISPONDE: RISPETTO RECIPROCO E NIENTE TENSIONI

Non più scontri, provocazioni o giochi psicologici. La rivalità Premier è archivio lontano. Come scrive Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, tra Conte e Mourinho oggi scorre stima autentica.

«Non devo certo essere io a spiegare chi è José. È un grandissimo allenatore. Rivederlo sarà un piacere».

Conte glissa sul tema assenze: «Va bene così. Alcune situazioni sono oggettive».
E si concentra sulla crescita del gruppo: «Ogni settimana una tegola diversa, ma la squadra ha reagito con responsabilità. I nuovi si sono integrati, siamo più uniti e compatti».

LA VIGILIA

«Vogliamo giocare con coraggio. Se vinceranno loro, faremo i complimenti. L’importante è uscire a testa alta».

La storia pesa: nel 2008, proprio al Da Luz, il Napoli di Reja e dei “ragazzi dell’Intertoto” tornò in Europa dopo il fallimento. «Lisbona ha un sapore speciale», ricorda Mandarini sulle pagine del Corriere dello Sport.

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redazione