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A Roma, qualche minuto prima delle 10.30 del mattino, la scena a Villa Stuart è già chiara a tutti, come racconta Giulia Mazzi sul Corriere dello Sport: nessuno ha il coraggio di chiedere «chi c’è oggi?» davanti alla clinica, perché due metri e due di statura parlano da soli. È Vanja Milinkovic-Savic. T-shirt bianca, pantaloncini, giacca leggera e barba lunga: il nuovo portiere del Napoli si presenta così al suo primo giorno in azzurro, concedendosi a selfie e incoraggiamenti dei tifosi prima delle visite mediche, che supererà senza intoppi. In serata arriverà anche il tweet del presidente Aurelio De Laurentiis: «Benvenuto Vanja!».
L’operazione, ufficializzata dal club e riportata anche da Mazzi sulle colonne del Corriere dello Sport, è stata definita con la formula del prestito con obbligo di riscatto a 21 milioni di euro, valore pari alla clausola. Indosserà la maglia numero 22, proprio come il fratello Sergej all’Al-Hilal.
Da Torino al Golfo, via Castel di Sangro
Dopo aver chiuso le formalità nella capitale, Milinkovic-Savic è ripartito verso Torino, dove trascorrerà l’ultimo weekend prima della nuova avventura. Lunedì sarà a Napoli, ma per poco: martedì partirà subito alla volta di Castel di Sangro, sede della seconda parte del ritiro estivo. Qui ritroverà Alessandro Buongiorno, suo compagno di tante battaglie al Torino (ben 87 le gare giocate insieme), oltre a conoscere Meret e Contini, con cui condividerà la porta azzurra.
Come riporta Giulia Mazzi nel Corriere dello Sport, Vanja è competitivo per natura: «Darei tutto per vincere contro mio fratello Sergej», ha raccontato in passato. Ed è proprio questo spirito che il Napoli vuole incanalare nella prossima stagione, dove gli impegni saranno molteplici: Serie A, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa. Una sfida continua, anche tra i pali, dove si prospetta un acceso dualismo con Meret.
Un portiere da record e dal piede educato
Il Napoli ha puntato su Milinkovic-Savic non solo per la sua stazza e reattività, ma anche per le sue qualità con i piedi. Come spiega Mazzi sul Corriere dello Sport, il serbo è il miglior pararigori della scorsa stagione nei top cinque campionati europei (quattro rigori parati) e il migliore della Serie A per numero di parate (135). Secondo solo a Handanovic per rigori parati in una singola stagione italiana (sei contro i suoi quattro), Vanja ha impressionato anche in impostazione, aspetto fondamentale nel Napoli di Conte, soprattutto con due “torri” come Lukaku e Lucca da servire.
Ironia della sorte, il suo talento nasce… da un passato in attacco: «All’inizio ero un centravanti fortissimo – ha raccontato tempo fa – poi a 12 anni sono diventato portiere perché ero pigro e non mi piaceva correre. Giuro, avrei potuto diventare il nuovo Ibra!».
Un acquisto mirato per alzare l’asticella
L’arrivo di Milinkovic-Savic, conclude Giulia Mazzi sul Corriere dello Sport, segna un passo importante nella ristrutturazione estiva della rosa azzurra. Conte potrà contare su un portiere esperto, affidabile e motivato, perfetto per un Napoli che punta in alto e che non vuole lasciare nulla al caso.