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A Scott McTominay non serve molto tempo per lasciare il segno. Lo ha dimostrato fin dal primo giorno al Maradona, segnando il suo primo gol con la maglia del Napoli appena venticinque secondi dopo il fischio d’inizio della sfida contro il Como, nella gara d’andata di Coppa Italia. Un battesimo perfetto per chi, come lui, ha deciso in pochi istanti di dare una svolta alla propria carriera.
“Quando ho saputo dell’interesse del Napoli ho sentito il fuoco dentro di me”, ha rivelato McTominay in una recente intervista al Daily Star. Non c’è stato bisogno di rifletterci troppo: lo scozzese sapeva già che questa sarebbe stata la scelta giusta. E aveva ragione. In pochi mesi è diventato un pilastro imprescindibile per il Napoli di Antonio Conte, guadagnandosi la fiducia di squadra, allenatore e tifosi.
Il Corriere dello Sport evidenzia come la sua ascesa sia stata rapida e decisa: il primo segnale durante una goleada a Cagliari a metà settembre, poi la conferma definitiva nella sfida contro la Juventus a Torino, dove ha conquistato una maglia da titolare che non ha più lasciato. Prima impiegato come seconda punta al fianco di Lukaku, poi arretrato a mezzala nel 4-3-3 e, più di recente, adattato al 3-5-2 di Conte, McTominay ha dimostrato di sapersi adattare a ogni situazione tattica, mantenendo intatta la sua capacità realizzativa.
Numeri da goleador e anima del centrocampo
Nonostante il passaggio dalla Premier League alla Serie A, i numeri di McTominay sono rimasti quelli di un attaccante. Con un altro gol in campionato, raggiungerebbe quota sette reti, eguagliando il suo record stagionale stabilito un anno fa con il Manchester United. Se si considera anche il gol al Palermo in Coppa Italia, McTominay è già arrivato a sette reti complessive in questa stagione.
Il Corriere dello Sport sottolinea come lo scozzese abbia trovato subito sintonia con il calcio italiano, grazie a un sistema di gioco che esalta le sue caratteristiche. Forte fisicamente, dinamico e sempre pronto all’inserimento, segna in ogni modo e contro qualsiasi avversario. Tra i centrocampisti della Serie A, solo Reijnders del Milan ha segnato di più (sette gol), ma McTominay detiene il record di gol in trasferta tra i colleghi di reparto, avendo colpito su campi difficili come quelli di Inter, Torino, Fiorentina e Atalanta.
Inoltre, il numero 39 del Napoli è un instancabile maratoneta: contro la Lazio ha stabilito un altro primato stagionale percorrendo 12.473 chilometri durante la partita, il dato più alto della squadra. Una dimostrazione ulteriore del suo impegno e della sua importanza nello scacchiere tattico di Conte.
Dallo United al Napoli, il rimpianto inglese e la rinascita italiana
Per anni, McTominay è stato una bandiera del Manchester United, club che ha lasciato a 27 anni dopo aver vissuto ogni tappa del suo percorso professionale. Un addio che molti tifosi inglesi rimpiangono ancora oggi, soprattutto osservando l’impatto devastante che il centrocampista ha avuto in Serie A.
Il prossimo avversario del Napoli sarà nuovamente il Como, la squadra contro cui McTominay segnò il suo primo gol in maglia azzurra. Era il 4 ottobre quando, dopo appena venticinque secondi, sfruttò un assist di Lukaku e infilò la rete con un destro chirurgico. Da allora, lo scozzese non si è più fermato.
Il Corriere dello Sport ribadisce come il Napoli abbia trovato in McTominay non solo un centrocampista dinamico e completo, ma anche un vero leader capace di prendersi sulle spalle la squadra nei momenti chiave. I tifosi azzurri hanno trovato in lui un guerriero moderno, capace di unire qualità, quantità e istinto del gol. E all’orizzonte ci sono ancora tante partite da giocare, altre reti da segnare e nuovi record da battere.