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«Benvenuti all’inferno». È questo l’incipit scelto da Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport per descrivere il successo del Milan sul Napoli, un 2-1 che vale il sorpasso psicologico e l’aggancio al vertice. Cinico e spietato, il Diavolo ha sfruttato al meglio due delle tre vere occasioni create, resistendo con lucidità per un tempo intero in dieci uomini a causa dell’espulsione di Estupiñan.
Numeri e svolta del match
I dati raccontati dal Corriere dello Sport nell’articolo firmato da Fabio Mandarini mostrano la supremazia azzurra: 63,6% di possesso, 19 tiri a 6, 7 calci d’angolo a 1, ben 33 cross a 2. Ma a fare la differenza sono stati i dettagli: le 6 parate di Maignan, la precisione dei rossoneri e l’imprecisione dei partenopei, puniti da un Milan implacabile. Per i rossoneri è la quarta vittoria consecutiva, la prima contro Conte dopo quasi dodici anni, con Leao di nuovo protagonista e un Modric immenso.
L’avvio e i due gol rossoneri
La partita si sblocca subito: al 3’ Pulisic sfonda a destra, Marianucci viene saltato netto e Saelemaekers, liberissimo, fa 1-0. Il pressing alto del Napoli non funziona, McT perde la marcatura e la retroguardia si fa sorprendere. Poco dopo il Milan raddoppia: Pavlovic sfonda a sinistra, palla a Fofana che combina con Pulisic, e arriva il bis. Gli azzurri reclamano per un rigore non fischiato su McT, ma il direttore di gara lascia correre.
L’episodio decisivo
Il momento che segna la partita arriva al 12’ della ripresa: Estupiñan stende Di Lorenzo in chiara occasione da gol e lascia il Milan in dieci. Dal dischetto De Bruyne accorcia, Conte ha l’uomo in più ma non sfonda. Allegri corre ai ripari inserendo Bartesaghi e il rientrante Leao, mentre gli azzurri con Neres, Lang ed Elmas costruiscono più di un’occasione. Neres colpisce anche un palo, ma Maignan si erge a muro e San Siro esplode al triplice fischio.
Le chiavi di lettura
Come sottolinea Fabio Mandarini nel Corriere dello Sport, il Milan ha saputo unire organizzazione, compattezza e cinismo, ribadendo la forza di un gruppo che adesso crede nello scudetto. Conte, invece, paga scelte rischiose in difesa e l’assenza di molti titolari, oltre alla scarsa concretezza dei suoi attaccanti.
La cornice
Il racconto di Fabio Mandarini per il Corriere dello Sport si chiude con una riflessione: il Milan aggancia Napoli e Roma in vetta, ritrova Leao e consolida la fiducia in Allegri. Gli azzurri restano in corsa, ma tra errori difensivi e occasioni mancate si allontanano da San Siro con più rimpianti che certezze.