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Il verdetto è pesante e conferma le prime, pessime sensazioni. Come riporta Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport, Romelu Lukaku ha riportato una «lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra» e dovrà stare fermo a lungo. Gli esami effettuati al Pineta Grande Hospital e comunicati ieri dal club azzurro parlano chiaro: almeno tre mesi di stop, con il rischio che il ritorno in campo possa slittare addirittura al 2026. Lo stesso Corriere dello Sport evidenzia come resti concreta l’ipotesi di un intervento chirurgico, con valutazioni in corso.
Il centravanti belga si è fermato in amichevole contro l’Olympiacos. Dopo un contrasto e un tiro dalla distanza, Lukaku ha sentito un dolore improvviso e ha subito capito la gravità della situazione, come ricorda ancora Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport. Antonio Conte, che lo aveva appena elogiato in conferenza, dovrà ora rivedere i suoi piani.
Per l’esordio in campionato contro il Sassuolo, il tecnico si affiderà a Lorenzo Lucca, con Ambrosino e Cheddira alle spalle. Quest’ultimo, però, era già promesso sposo dell’Udinese: l’accordo è stato raggiunto e i documenti firmati, ma l’infortunio di Lukaku ha bloccato momentaneamente il trasferimento, almeno fino a quando non arriverà un’altra punta dal mercato.
Sul fronte dei tempi di recupero, non c’è ancora una stima definitiva. Nella migliore delle ipotesi Lukaku tornerà a novembre, saltando comunque diciotto partite tra Serie A e Champions League. Se invece lo stop dovesse prolungarsi a quattro mesi, come sottolinea il Corriere dello Sport, l’assenza arriverebbe a toccare 25 o 26 gare ufficiali, compresa la Supercoppa italiana.
Dal Belgio, il fisioterapista di fiducia Lieven Maesschalck ha dichiarato a Hln: «Ci consulteremo con il Napoli e con lo staff tecnico, con cui abbiamo un ottimo rapporto dai tempi di Mertens. Lukaku è deluso, ma con la sua mentalità tornerà sicuramente al suo livello».
Un quadro complesso, ribadito ancora da Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport, che segna un colpo durissimo per Conte e per le ambizioni stagionali del Napoli.