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Il giorno dopo la notte delle emozioni contrastanti, tra un gol ritrovato dopo due mesi e i fischi ingenerosi del Maradona, Lorenzo Lucca sceglie i social per raccontare il suo stato d’animo. Un messaggio semplice, diretto, dal sapore identitario: «Te voglio bene Napule, crir a me». Parole che citano la canzone di Nicola Siciliano, dedicate – spiega l’attaccante – «a chi in questa terra coltiva un sogno e spesso non trova subito la strada per realizzarlo».
Un sogno che Lucca, come ricorda il Corriere dello Sport, coltiva da quest’estate: imporsi con la maglia del Napoli, dopo aver accettato senza esitazioni il salto più grande della sua carriera. Dodici gol in Serie A con l’Udinese sono rimasti come biglietto da visita, ma in azzurro il centravanti sta ancora rincorrendo la piena realizzazione.
Il Corriere dello Sport sottolinea come il bilancio attuale – due reti, un rosso in Champions e tanta fatica nel trovare continuità – racconti una crescita ancora incompleta. Lo stesso Antonio Conte, dopo Napoli-Cagliari, ha ribadito che «Lucca deve lavorare per crescere e migliorare», ma il tecnico non ha mai perso fiducia nel centravanti.
Il gol, i fischi e il sostegno della squadra
Contro il Cagliari Lucca ha sfruttato la sua arma migliore: il colpo di testa, su splendido assist di Vergara. Da lì una partita di strappi, errori e generosità, fino al pallone perso che ha portato al pari di Esposito con la sfortunata carambola su McTominay. Al cambio, quei fischi inattesi. «Ingenerosi», li definisce il Corriere dello Sport.
La risposta del gruppo, però, non si è fatta attendere: sotto al post del compagno, il capitano Di Lorenzo ha scritto: «Stai sereno, noi crediamo in te».
Credimi: il messaggio alla città e un’occasione che arriva
Il Corriere dello Sport insiste su un concetto: quello di Lucca non è solo un post, ma un appello. Un invito a credere in lui, ad aspettarlo, a sostenerlo. Anche perché, nelle intenzioni della società, era arrivato come alternativa di Lukaku; poi, i continui infortuni hanno ribaltato il suo ruolo, costringendolo a caricarsi responsabilità non previste.
Domenica, contro la Juventus, il Maradona sarà ancora il suo palcoscenico. E Lucca – ricorda sempre il Corriere dello Sport – è «pronto a subentrare e a farsi perdonare con gli applausi che sente di avere in credito».
Un gol alla Juve? Mai segnato in tre precedenti.
Un altro assist del destino.