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Il debutto in campionato del Napoli porta le firme di Kevin De Bruyne e Scott McTominay. Come racconta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, ciò che a Manchester per anni è stato diviso tra United e City, a Napoli si è ritrovato unito in una notte d’estate. Due colpi da fuoriclasse che hanno regalato ai campioni d’Italia la prima vittoria della stagione, sotto gli occhi di oltre diecimila tifosi che hanno trasformato il “Mapei Stadium” in una conca azzurra.
Il match non ha avuto storia. I numeri – evidenzia ancora il Corriere dello Sport – raccontano di un dominio netto: possesso palla al 63%, 322 passaggi completati contro i 182 del Sassuolo e un 4-3-3 flessibile disegnato da Antonio Conte che si è adattato perfettamente alle qualità dei suoi Fab Four di centrocampo. De Bruyne non ha brillato soltanto per la qualità nella costruzione e per la punizione vincente che ha beffato Turati al debutto in Serie A, ma anche per la disponibilità al sacrificio in fase difensiva.
Al suo fianco, McTominay ha confermato perché è stato eletto miglior centrocampista della scorsa Serie A: gol di testa su assist di Politano, traversa e prestazione da giocatore totale. «Nel 2025 nessun centrocampista dei top 5 campionati europei ha segnato di più di lui», ricorda Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport.
La partita è stata un monologo interrotto soltanto da un tiro di Berardi a inizio ripresa. Poi ancora Napoli: palo di Politano, raddoppio di De Bruyne e chance sfiorate da Lucca, che ha comunque offerto una prova di sacrificio conquistando anche l’espulsione di Koné.
Per Conte, una prima giornata da incorniciare. Intensità, ferocia, equilibrio e talento: le “regole” sono chiare e i campioni d’Italia hanno già mostrato di averle assimilate.