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Apertura

Corriere dello Sport: “Di Lorenzo ha visto Maradona”

– Da un addio sfiorato alla possibilità di raggiungere un traguardo storico: Giovanni Di Lorenzo si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua avventura in azzurro. Se il Napoli riuscisse a portare a casa lo scudetto, il capitano campione d’Italia in carica raggiungerebbe Diego Armando Maradona per numero di tricolori sollevati con la fascia al braccio: due. Ma con una particolarità da brividi, sottolineata da Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport: lo farebbe a distanza di un solo anno, migliorando addirittura il ritmo leggendario del Pibe de Oro.

Due scudetti in due anni, un capitano nel mito
Maradona vinse nel 1987 e nel 1990. Di Lorenzo ha sollevato la terza coppa azzurra nel 2023 e ora, appena dodici mesi dopo, potrebbe centrare uno storico bis. Una parabola che un anno fa sembrava impensabile: come ricorda Mandarini, alla fine della scorsa stagione il difensore fu vicino a lasciare Napoli, travolto da una crisi personale. Oggi, invece, è uno dei simboli del riscatto di una squadra che ha ritrovato forza, ambizione e vetta della classifica.

Lecce nel destino
Il calendario aggiunge un tocco poetico alla vicenda: come sottolinea ancora il Corriere dello Sport, la sfida decisiva della stagione 2024/25 contro il Lecce capita esattamente a un anno di distanza dalla partita in cui Di Lorenzo manifestò la volontà di andar via. Sabato prossimo, invece, guiderà il Napoli da leader verso un sogno che ora sembra più vicino. E lo farà, come sempre, con spirito di sacrificio: contro il Torino ha stretto i denti per 90 minuti dopo uno scontro con Milinkovic-Savic. Non esiste il dolore, esiste la missione.

Un esempio di coerenza e resilienza
Di Lorenzo ha saltato una sola partita in tutta la stagione per squalifica. Le ha giocate tutte dal primo all’ultimo minuto. È l’anima di un Napoli che si è ricostruito mattone su mattone, affidandosi alla guida di Antonio Conte e alla fame dei suoi uomini chiave. E se il quarto scudetto è ora più vicino, gran parte del merito è anche suo.

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redazione