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Apertura

Corriere dello Sport: “De Bruyne brilla, ma il Napoli cade con onore: 2-1 contro il Brest”

CASTEL DI SANGRO – Kevin De Bruyne si prende la scena nella prima vera amichevole internazionale del nuovo ciclo estivo del Napoli, nonostante la sconfitta per 2-1 contro i francesi del Brest. Come racconta Fabio Mandarini, inviato del Corriere dello Sport, l’impatto del fuoriclasse belga è stato evidente: 93 minuti di qualità, fame agonistica e leadership, elementi che fanno intravedere il suo potenziale valore nella stagione del ritorno in Champions League.

«È calcio d’agosto», sottolinea Mandarini nel suo pezzo per il Corriere dello Sport, «ma De Bruyne ha mostrato di non essere arrivato a Napoli per godersi la pensione: al contrario, ha voglia di guidare i compagni e lasciare il segno». Un colpo di tacco al 42’ che finisce sul palo è l’unico squillo del primo tempo, ma nella ripresa il Napoli reagisce: sotto 2-0, si rianima con un gol di Lucca su assist di Politano e tenta l’assalto finale, accolto dagli applausi dei 7.000 tifosi presenti allo stadio Patini.

L’attacco e le scelte di Conte
Come osserva ancora Mandarini sul Corriere dello Sport, anche stavolta Conte ha scelto Lucca dal primo minuto nel tridente con Neres e Lang, tenendo Lukaku ancora in panchina. «Un segnale chiaro», scrive l’inviato, «nessuno è titolare di diritto». E Lucca ripaga con un gol alla prima occasione utile, nonostante le difficoltà fisiche e il pressing costante di Chardonnet. Più opachi Lang e Neres, quest’ultimo generoso nei movimenti ma spesso isolato.

Centrocampo e condizione fisica
Il Napoli ha sofferto soprattutto in mezzo al campo, dove le assenze pesano: fuori Anguissa, McTominay, Gilmour e altri cinque indisponibili, Raspadori agisce da mezzala sinistra con Lobotka in regia e De Bruyne arretrato. «Il centrocampo ha faticato nella fase di non possesso», nota Mandarini, «e le fasce non hanno brillato né con né senza palla». In difesa, spiccano gli errori di Rrahmani su entrambi i gol di Ajorque. Da segnalare anche l’esordio di Milinkovic-Savic.

La fatica e il programma
L’intensità degli allenamenti pesa: l’ultima seduta è arrivata proprio la mattina del match, condizionando il primo tempo, che Mandarini definisce «irriconoscibile per quantità di errori tecnici e marcature sbagliate». La crescita è attesa nei prossimi impegni: oggi test con la Casertana per chi ha giocato meno, sabato secondo banco di prova internazionale contro il Girona.

Per il Corriere dello Sport, che firma il pezzo con Mandarini da Castel di Sangro, la sconfitta può lasciare segnali positivi: «Orgoglio e carattere non mancano, e con il recupero della condizione il Napoli di Conte prenderà forma».

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redazione