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De Laurentiis e Conte - fonte LaPresse - Napolipiu
Il Napoli di Antonio Conte sta prendendo forma e, come racconta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, si prepara ad affrontare la nuova stagione con due volti tattici. La base resta il 4-3-3, il sistema che nel campionato dello scudetto fu recitato a memoria, ma il tecnico sta affinando anche una soluzione alternativa: un 4-4-1-1 elastico, pensato per valorizzare tutti i Fab Four del centrocampo.
Il lavoro tattico di Conte ha coinvolto anche Kevin De Bruyne, già protagonista durante i ritiri di Dimaro e Castel di Sangro. Come evidenzia il Corriere dello Sport, il belga ha abbinato al suo talento tecnico un’interpretazione intensa, fatta di sacrificio e pressing. Nel 4-3-3 parte come mezzala destra, ma con McTominay in crescita può agire alle spalle di Lukaku in un sistema che prevede Politano (o Neres), Anguissa, Lobotka e McT a completare la mediana.
Le prove di questi giorni hanno svelato diverse alternative: Neres impiegato su entrambe le corsie d’attacco; Beukema e Juan Jesus che si sono alternati al fianco di Rrahmani, in attesa di Buongiorno; Lucca e Lukaku divisi tra campo e panchina; e rotazioni continue in mezzo al campo, complice qualche problema fisico di McTominay, Anguissa e Gilmour.
Come scrive Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, la coesistenza tra McT, Frank, Lobotka e De Bruyne resta uno degli esperimenti più intriganti: quindici minuti tutti insieme contro il Girona e poi nuove prove in allenamento. Una sfida tattica affascinante ma che richiede equilibrio, elemento cardine nel calcio di Conte.
Il countdown verso la prima di campionato a Reggio Emilia contro il Sassuolo è iniziato. Domani, nell’ultima amichevole contro l’Olympiacos, si attendono indicazioni decisive sul “Napoli double face” che Conte potrebbe lanciare già dal debutto.