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Come ha raccontato Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, Antonio Conte ha gestito con rapidità e decisione la vicenda della sostituzione di Kevin De Bruyne contro il Milan. Nessun dramma e nessuno strascico, ma la ferma riaffermazione di regole chiare e universali. Al 73’ di San Siro, la reazione contrariata del belga – molto diversa da quella composta mostrata a Manchester dopo l’espulsione di Di Lorenzo – aveva fatto discutere. Dopo il match, Conte ha sottolineato: «Mi auguro che fosse contrariato per il risultato, perché se fosse per altre cose ha preso la persona sbagliata».
Secondo Mandarini del Corriere dello Sport, il giorno dopo al centro sportivo di Castel Volturno l’allenatore ha ribadito il concetto davanti alla squadra. Nessun colloquio privato, ma un messaggio pubblico e netto: l’interesse del Napoli viene prima di tutto, nessun singolo può prevalere sul collettivo. Conte ha chiarito che simili reazioni possono essere tollerate una sola volta, mai una seconda. De Bruyne ha ascoltato in silenzio, mentre il resto del gruppo ha accolto il richiamo come una lezione di metodo e disciplina.
L’episodio, osserva ancora il Corriere dello Sport attraverso l’analisi di Fabio Mandarini, rientra nella categoria delle tensioni da campo che a volte denotano persino attaccamento e fame agonistica. Non a caso, De Bruyne ha un passato di reazioni analoghe anche con Guardiola, che pubblicamente scelse di minimizzare. Conte, invece, ha preferito sfruttare l’occasione per fissare regole inderogabili e rafforzare la coesione interna.
Il caso, dunque, è chiuso. Ma il destino – ricorda il Corriere dello Sport – ha riportato alla memoria la celebre lite con Lautaro durante Inter-Roma del 2021, anch’essa avvenuta in panchina e risolta con un siparietto goliardico che fece da prologo allo scudetto nerazzurro. Stavolta, invece, il clima è stato diverso: la stagione è appena iniziata e il Napoli deve difendere il titolo. Prima il Genoa in campionato, ma subito la Champions con lo Sporting Lisbona, appuntamento che Conte ha voluto riportare al centro del villaggio calcistico.