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Il centrocampista trascina il Napoli in Champions: ora è il capocannoniere stagionale azzurro
Come riportato da Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport, Scott McTominay sta vivendo una metamorfosi che ha pochi precedenti recenti: un solo gol in Champions in tutta la sua lunga esperienza al Manchester United, mentre sotto il Vesuvio è già arrivato a lasciare il segno con continuità, qualità e una leadership che il Napoli ha imparato a riconoscere subito.
L’Mvp dell’ultima Serie A, autore della rovesciata-simbolo del quarto scudetto del 23 maggio contro il Cagliari, ha già collezionato tre gol europei (che sarebbero quattro senza l’autogol di Jankovic), confermando — sottolinea ancora Fabio Tarantino del Corriere dello Sport — un impatto devastante.
Nel post partita McTominay ha ammesso: «I primi minuti sono stati difficili, troppi errori. Ma può succedere se giochi dopo pochi giorni». Poco male: quando il Napoli, dopo il rigore fallito da Hojlund, aveva bisogno di un riferimento, lui è stato lì. «Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ma dobbiamo segnare di più. Voglio aiutare la squadra: l’allenatore mi chiede un rendimento elevato, che io segni o meno».
Il centrocampista ha poi speso parole speciali per il pubblico: «È iconico. Questa gente ha dato tanto alla mia vita».
Una doppietta “virtuale” che pesa come una firma
McTominay ha deciso la sfida contro il Qarabag con un colpo di testa per l’1-0 e con una nuova acrobazia — la specialità della casa — che ha generato il 2-0, registrato come autogol. Come rilevato da Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport, il giocatore sente comunque la doppietta sua.
Aveva già colpito a Eindhoven con due reti, inutili per il risultato ma decisive per le statistiche. Stavolta ha potuto festeggiare con i compagni e con lo stadio. Ora è a quota cinque reti stagionali, miglior marcatore del Napoli davanti a Hojlund, De Bruyne e Anguissa (tutti a 4).
Dal suo arrivo in Italia, ricorda Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport, McTominay è il centrocampista di Serie A ad aver partecipato al maggior numero di gol: 18 segnature e 6 assist in tutte le competizioni, rigori esclusi. Non stupisce che a Manchester, almeno in parte, qualcuno rimpianga la sua partenza.
Un centrocampista totale: dove lo metti fa la differenza
Non è questione di modulo. L’inserimento è il suo marchio, il gol la sua firma. Anche nel 3-4-2-1 di emergenza, con Lobotka al fianco e posizioni più centrali che da mezzala, la capacità con cui si butta nello spazio resta impressionante.
Contro l’Atalanta aveva già sfiorato due gol oltre all’assist per Lang; contro il Qarabag ha sbloccato la partita, l’ha indirizzata e ha sfiorato anche una terza rete per questione di centimetri.
Non solo gol: McTominay ha aggiunto strappi, recuperi, palloni verticali — come il filtrante trasformato male da Lang — in una prestazione complessiva da “centrocampista totale”.
Come rimarca Fabio Tarantino del Corriere dello Sport, il suo impatto sul Napoli è tecnico, emotivo e identitario. E non accenna a fermarsi.