Il giornalista di Repubblica, Antonio Corbo, si è soffermato sul mister del Napoli Rudi Garcia e sulla possibile risoluzione del contratto.
NOTIZIE CALCIO NAPOLI – Il destino di Rudi Garcia è ancora avvolto nel mistero. Antonio Corbo, giornalista di Repubblica, ha recentemente svelato i dettagli del contratto che lega il tecnico francese al Napoli, aprendo la porta a diverse possibilità di risoluzione. In particolare, vi sarebbero due finestre che consentirebbero al Napoli di non rinnovare l’accordo.
Contratto Garcia: due situazioni in cui il Napoli può ricorrere alla risoluzione anticipata
Il contratto di Garcia con il Napoli è biennale, con uno stipendio di 3,2 milioni di euro netti, e prevede la classica opzione per il club di rinnovarlo per un terzo anno. Tuttavia, secondo quanto riportato da Corbo, ci sono due situazioni in cui il Napoli potrebbe chiedere la risoluzione anticipata dell’accordo. La prima è l’esclusione dalla Champions League entro il 12 dicembre, mentre la seconda è la mancata qualificazione per la prossima edizione del torneo, finendo fuori dalle prime quattro posizioni in campionato.
“Vi sarebbero due finestre per consentire al Napoli di non rinnovare l’accordo. È biennale (3,2 netti) con la classica opzione per la società di rinnovarlo per il terzo anno. Ma la stessa società potrebbe chiederne la risoluzione in due casi. L’esclusione (toccando ferro) dalla Champions il 12 dicembre. Oppure la mancata qualificazione per la prossima, fuori dalle prime quattro”.
Tuttavia, c’è un aspetto importante da considerare nel caso il contratto venisse risolto anticipatamente. Secondo gli esperti, ciò comporterebbe la perdita delle agevolazioni fiscali previste dal Decreto Crescita, che favorisce i lavoratori che risiedono all’estero da almeno due anni e che decidono di stabilirsi in Italia per altri due anni. La risoluzione anticipata del contratto potrebbe quindi comportare un aumento dell’aliquota fiscale da pagare sullo stipendio di 3,2 milioni di euro, imponendo al Napoli un costo più elevato.
“Gli esperti più zelanti fanno notare che il contratto risolto in anticipo farebbe perdere le agevolazioni fiscali sancite dal Decreto crescita, a vantaggio di lavoratori che manchino in Italia da due anni e che si trattengano per altri due. Le due condizioni risolutive, se attuate, rischiano di elevare l’aliquota. Sui 3,2 milioni il Napoli dovrebbe pagare la più severa”, riferisce Corbo su Repubblica.
Il futuro di Garcia sulla panchina partenopea rimane incerto, e sarà interessante vedere come si evolveranno gli eventi nelle prossime partite.