Conte via? Nessun problema: ADL prende un tecnico mondiale | Non si tratta di Allegri

Conte (lapresse) - napolipiu
La lotta scudetto resta apertissima, ma l’ombra del futuro è già sul presente: De Laurentiis si guarda attorno.
“Che vinca il migliore”, ha detto Conte. Poi si è corretto: “Vinca chi lo merita”. E forse il Napoli, ora, deve meritarselo di nuovo.
Le parole sfuggite al tecnico nel post Napoli-Genoa sono finite dritte in prima pagina sul Corriere della Sera. Perché oltre la frase c’è il contesto, e oltre il contesto c’è il messaggio: Conte sa che la squadra ha buttato via un’occasione gigantesca. E sa anche che, nella corsa punto a punto con l’Inter, certi dettagli fanno la differenza. Il pareggio col Genoa è stato una scossa, una di quelle che spaccano la stagione a metà: Napoli in vantaggio, poi raggiunto due volte, colpito proprio dove sembrava invulnerabile. Due gol di testa, come mai era successo. Due ferite aperte, che fanno ancora più male perché inflitte in casa.
La solidità difensiva, marchio di fabbrica dell’era Conte, è stata bucata in pieno. Un black-out emotivo, come lo ha definito lo stesso McTominay: “Panic”, ha detto. Non ansia, non preoccupazione, proprio panico. Il Genoa non aveva più nulla da chiedere al campionato, ma ha saputo colpire il Napoli nei suoi momenti di esitazione.
E qui non c’entrano moduli o schemi: qui si parla di testa, di nervi, di capacità di gestire la pressione. Conte lo sa, e lo dice a denti stretti: “Un punto può essere niente, o tutto”. Dipende da chi regge l’urto.
Il Napoli è ancora davanti, ma l’Inter adesso sente l’odore
Tredici anni fa, era la Juve a un punto dal Milan. Allenava sempre Conte, e alla fine vinse lo scudetto. È questo il riferimento che rimbalza nelle ultime ore dentro lo spogliatoio. Ma allora era un gruppo affamato, feroce, costruito per spaccare tutto. Oggi il Napoli è falcidiato dagli infortuni, ha perso lo smalto, e anche le certezze nei momenti chiave. Al Maradona, Conte ha provato a gestire con i cambi: fuori Raspadori sul vantaggio, dentro Billing per dare più muscoli. Ma la squadra si è abbassata troppo e ha pagato.
Le critiche della città si fanno sentire, i tifosi avvertono l’aria che cambia. E mentre le ultime due giornate (Parma e Cagliari) restano sulla carta abbordabili, si ha la netta sensazione che qualcosa stia scricchiolando. Un gruppo solido, sì, ma con il fiato corto. Un allenatore esperto, ma forse meno ispirato. E intanto il solito De Laurentiis lavora in silenzio, pronto a qualsiasi scenario.
Il piano B è già pronto
Conte ha ancora due partite per prendersi tutto. Ma se dovesse andar male, o se il rapporto con la piazza e con il presidente si incrinasse oltre il punto di ritorno, il Napoli ha già in mente un piano alternativo. Secondo voci insistenti raccolte tra Milano e Dortmund, Edin Terzic sarebbe tra i profili valutati da De Laurentiis per l’immediato futuro.
L’allenatore del Borussia ha esperienza europea, ha riportato i tedeschi in alto, e piace per la sua capacità di lavorare con giovani e valorizzare i talenti. Un nome che sa di internazionale, di futuro, di progetto. Il contatto non è ancora ufficiale, ma l’interesse è reale. E in caso di addio, non sarà certo Allegri il sostituto: il Napoli guarda oltre, e si prepara per il domani. Anche se, adesso, tutto è ancora appeso ai prossimi 180 minuti.