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Antonio Conte rompe il silenzio e lo fa a modo suo: diretto, schietto, senza filtri. In un’intervista concessa a Sky Sport, il tecnico del Napoli ha svelato la sua verità sul presente e sul futuro in azzurro, smentendo categoricamente qualsiasi trattativa con la Juventus e confermando invece la volontà di restare per proseguire un progetto che ha già bruciato le tappe. Il resoconto è firmato da Pasquale Tina su Repubblica Napoli, che racconta il retroscena di un legame rinsaldato dopo un confronto chiarificatore con il presidente De Laurentiis.
«Non ho mai avuto accordi con la Juve – ha detto Conte – e ho rifiutato categoricamente chiunque abbia provato ad avvicinarmi. Prima volevo parlare con il presidente». E così è stato: nonostante le tensioni legate agli arrivi tardivi di McTominay, Gilmour, Neres e Lukaku, il dialogo con De Laurentiis e il ds Manna ha permesso di riallineare gli obiettivi. «Mi hanno confermato gli errori del primo anno – ha aggiunto il tecnico – ma mi hanno anche dato garanzie di stabilità. Abbiamo uno scudetto da difendere e un lavoro da tutelare».
Come sottolinea Repubblica Napoli, Conte si è presentato ai nastri di partenza della scorsa stagione con l’obiettivo minimo del ritorno in Europa, senza neppure considerare la Champions League. Il tricolore, invece, è arrivato subito, spiazzando anche le aspettative del tecnico: «Pensavo di lottare per lo scudetto solo nella terza stagione, ma questo titolo me lo sono goduto fino in fondo. Ora voglio dare continuità a questo percorso».
Nel frattempo, De Laurentiis e Manna si muovono con decisione sul mercato. Come riporta Repubblica Napoli, il club è vicino a Juanlu Sanchez del Siviglia e valuta l’operazione Musah con il Milan. Sul fronte offensivo, restano caldi i nomi di Darwin Núñez e Lorenzo Lucca, mentre per Anguissa non è ancora certa la partenza verso l’Arabia.
Infine, Conte ha voluto chiarire anche il suo rapporto con la tifoseria e con il proprio passato juventino: «La Juve per me sarà sempre importante, così come il Lecce. Ma a Napoli ho spiegato perché non ho partecipato ai cori “anti-Juve” durante la presentazione della squadra: ci vuole rispetto, sempre».
Repubblica Napoli chiude il ritratto con una certezza: il Napoli ha ritrovato il suo condottiero. E con Conte al timone, punta dritto verso altri traguardi ambiziosi.