Antonio Conte al Napoli: quanto durerà il matrimonio con De Laurentiis? Tancredi Palmeri fa le sue previsioni.
Il Napoli sta per annunciare ufficialmente l’arrivo di Antonio Conte come nuovo allenatore, e l’entusiasmo tra i tifosi è palpabile. Dopo una stagione deludente, i sostenitori partenopei vedono in Conte il Messia che potrebbe risollevare le sorti della squadra. Tancredi Palmeri, noto giornalista sportivo, ha recentemente condiviso alcune riflessioni sul clamore che circonda questo imminente acquisto.
In un post su X, Palmeri ha esaminato l’entusiasmo dei tifosi, paragonando l’attuale eccitazione all’ultimo grande colpo del Napoli: l’arrivo di Gonzalo Higuain. Questo confronto evidenzia quanto sia alto il livello di aspettative nei confronti di Conte e della sua capacità di portare la squadra ad alti livelli: “Da quanto i napoletani non erano così felici per un acquisto come per quello di Antonio Conte? Azzardo io: dai tempi dell’arrivo di Higuain”.
Ma la vera domanda è: quanto durerà questo “matrimonio” tra Conte e il Napoli? Palmeri ha risposto affermando che la durata dipenderà principalmente da Aurelio De Laurentiis, il presidente del club. Secondo il giornalista, sia De Laurentiis che Conte sono consapevoli dell’importanza di evitare una separazione precoce, poiché ciò potrebbe danneggiare entrambe le parti. Palmeri ipotizza che la coppia potrebbe rimanere insieme almeno per un anno, a meno che non emerga un’opportunità significativamente migliore per entrambi. Ecco quanto dichiarato dal giornalista:
“Non lo so, dipende soprattutto da De Laurentiis. Ma secondo me sbaglia chi pensa che possano separarsi a stagione in corso: né Aurelio né Conte sono stupidi, sanno che separarsi prima è controproducente per il loro futuro. Non prima di un anno, se davvero avranno di meglio“.
Infine, Palmeri ha concluso il suo post con una nota polemica, criticando la recente contestazione dei tifosi della Fiorentina durante la finale di Conference. Secondo il giornalista, il comportamento dei tifosi viola la logica, considerando il livello della squadra che si è qualificata e che ha raggiunto la finale.
“Devo proprio dirlo: la contestazione alla Fiorentina in finale di Conference è una scena ridicola. La Fiorentina ha una rosa da qualificazione in Conference e da semifinali di Conference. Si è qualificata alla Conference ed è arrivata in finale. Forse preferivano l’anonimato”.