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Il Napoli di Antonio Conte cambia pelle per affrontare la fase cruciale della stagione e tentare la rincorsa all’Inter capolista. Dopo un mercato invernale deludente e l’addio improvviso di Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain, Conte ha messo mano alla squadra e ha trovato nella duttilità tattica e nella rinascita di Giacomo Raspadori le sue nuove armi per restare competitivo.
Un mercato invernale disastroso e la crisi degli esterni
Come evidenzia Marco Azzi su Repubblica Napoli, il mercato invernale ha lasciato il Napoli più debole di prima, quando invece era necessario rafforzare la rosa per consolidare il primato in classifica. La cessione di Kvaratskhelia per 75 milioni al PSG e l’incapacità del ds Giovanni Manna di trovare un sostituto all’altezza hanno destabilizzato l’ambiente.
Cinque tentativi sono falliti — Garnacho, Zaccagni, Adeyemi, Ndoye e Saint-Maximin — e il Napoli ha chiuso il mercato ripiegando su Noah Okafor, arrivato in prestito dal Milan, dopo essere stato scartato dal Lipsia per precarie condizioni fisiche.
La situazione si è aggravata con l’infortunio di David Neres, che nelle intenzioni della società avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di Kvaratskhelia. Il brasiliano starà fuori almeno fino a metà marzo, costringendo Conte a ridisegnare la squadra per le sfide decisive contro Como, Inter, Fiorentina e Venezia.
La svolta tattica: nasce il 3-5-2
Conte ha deciso di passare al 3-5-2, un modulo più adatto alle attuali caratteristiche della rosa. Il tecnico, noto per il suo pragmatismo, ha dimostrato ancora una volta di saper leggere le situazioni e adattarsi.
Fino a questo momento della stagione, il Napoli aveva alternato il 3-4-2-1 e il 4-3-3, ma l’assenza di esterni offensivi puri ha reso necessaria una nuova configurazione. Il cambio di modulo ha portato subito benefici evidenti nella trasferta vittoriosa contro la Lazio:
Lukaku ha finalmente trovato il supporto che gli mancava, liberandosi dall’isolamento in attacco.
Raspadori ha brillato nel ruolo di seconda punta, sbloccando la partita con un gol decisivo e mostrando un’intesa immediata con il centravanti belga.
Raspadori, il Jack vincente di Conte
La rinascita di Giacomo Raspadori è stata la sorpresa più lieta delle ultime settimane. A lungo escluso dai piani tattici del Napoli, il giovane attaccante sembrava destinato a lasciare la squadra durante il mercato di gennaio. Ma Conte ha creduto in lui e lo ha trasformato in una pedina fondamentale del suo nuovo progetto.
«Raspadori è il mio Jack da calare al momento giusto», ha sottolineato il tecnico leccese.
Il numero 81 ha risposto presente:
Gol decisivo contro la Lazio all’Olimpico.
Un’intesa crescente con Lukaku.
Una condizione fisica ottimale, avendo collezionato pochi minuti nella prima parte della stagione.
Il compleanno numero 25 è arrivato nel momento perfetto per Raspadori, che ora vede spalancarsi davanti a sé le porte della titolarità anche nella delicata trasferta contro il Como.
Conte guida la riscossa: «Massimizzare le risorse»
Antonio Conte, nonostante le difficoltà, è riuscito a trasmettere al gruppo l’idea della resilienza. Ha evitato le polemiche sul mercato e ha lavorato con quanto aveva a disposizione:
«Il mio compito è tirare fuori il massimo dai giocatori che ho a disposizione, senza pensare a chi c’era o a chi poteva esserci», ha dichiarato Conte, che ha saputo trasformare una situazione critica in un’opportunità di crescita per la squadra.
La promozione a titolare di Raspadori e il passaggio al 3-5-2 sono fru