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Alla vigilia della trasferta contro il Torino, in programma domani alle ore 18, il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa dal centro tecnico di Castel Volturno. Un incontro molto atteso, alla vigilia del primo impegno di un tour de force che vedrà gli azzurri impegnati in sette partite in appena ventidue giorni.
«Abbiamo ritrovato i nazionali, la maggior parte di loro ha giocato entrambe le gare – ha spiegato Conte –. Ora bisogna calibrare il lavoro e gestire bene il reinserimento. Buongiorno è rientrato in gruppo e si è allenato con noi negli ultimi giorni, mentre Politano è completamente recuperato. Rrahmani sta proseguendo la sua fase di recupero, così come Lobotka, che ha iniziato a lavorare per rientrare. Ci sarà bisogno di tutti».
Sulle scelte tattiche, il tecnico ha ribadito la sua linea: «Il discorso modulo è relativo, ma di base il nostro sistema resta un 4-3-3. Può essere classico, con due esterni, oppure atipico, con un centrocampista in più. Abbiamo due identità chiare e definite e continueremo su questa strada».
Riguardo all’avversario, Conte ha riconosciuto le insidie della sfida: «Il Torino è una squadra solida, con giocatori fisici e tecnici. Quando affronti il Napoli, che ha lo scudetto sulla maglia, le motivazioni degli avversari sono sempre al massimo. Conosco l’ambiente, vivo a Torino: è una squadra gloriosa, con tradizione e un ottimo allenatore. Sarà una partita difficile».
Il tecnico si è poi soffermato sul tema degli infortuni, in netto aumento in Serie A: «Giocando tanto, il rischio cresce. È inevitabile. Meno ci si allena e più aumentano gli infortuni muscolari. Non è solo stress fisico, ma anche mentale: basta guardare all’estero per capire che è un problema generale. Servono rose ampie, perché se un giocatore è affaticato e lo rischi, poi lo perdi per un mese».
Su Neres e Lang, Conte ha risposto con chiarezza: «Neres lo conosco bene, non deve dimostrare nulla. Ha contribuito allo Scudetto. Noa si sta ambientando e sta lavorando per capire cosa vogliamo da lui, ma sono fiducioso».
Quanto a Gilmour, chiamato a sostituire Lobotka, il tecnico non ha dubbi: «Ho totale fiducia in lui, l’anno scorso lo fece benissimo. È un profilo che rispecchia le caratteristiche di Stanislav».
Infine, su McTominay, Conte ha spiegato: «Ha cambiato status. L’anno scorso arrivò da underdog, ora è uno dei più attenzionati del campionato. Gli avversari lo studiano, lo marcano in modo diverso. È naturale».
La conferenza si è chiusa con un accenno al calendario: «Sarà un periodo intenso, con tante partite e poca possibilità di allenarsi. Dovremo gestire le energie e restare concentrati. Siamo pronti a lottare».