La sfida col Benevento, tra il (non) mercato e la missione scudetto

Dare un occhio al contesto per capire l’andazzo, è una cosa che magari potrà dare più di una risposta. Che la Juve guidi una bella parte di mercato, in maniera diretta o indiretta, è un fatto risaputo. Anche l’UEFA ha sollevato più di un dubbio qualche settimana fa. In Italia l’intrallazzo è presente, laddove sono presenti gli interessi. E il calcio è un pozzo d’oro sotto il profilo degli interessi. La storia di Simone Verdi e quella di Matteo Politano, fanno sorgere più di un dubbio. L’esterno del Bologna, oggi fermo ai box per un infortunio, rifiuta una situazione tre volte più vantaggiosa per restare al Bologna. Applausi alla professionalità del calciatore e all’attaccamento alla maglia. Staremo a vedere però fra sei mesi che situazione si presenterà. Nel frattempo, però, la Juve cede in prestito Orsolini al club felsineo. Niente di male, semplice operazione di mercato. Ma sapete com’è…? In Italia le situazioni vanno viste sempre con un pizzico di grigiore. Si è seminato il culto della fregatura, e i risultati questi sono. Nel calcio come in altre parti.

Capitolo Sassuolo… Un via vai per Politano. Offerta da capogiro ai neroverdi, con il calciatore e l’entourage convinti del trasferimento al Napoli, ma che a sorpresa il Sassuolo non lo cede. E non l’avrebbe fatto nemmeno per centomilioni di euro mi sa. Bravo Squinzi, bravo Carnevali per aver resistito alle offerte del Napoli. Bravo per aver dato al Sassuolo una solidità economica tale da poter rifiutare qualsiasi cifra. Però poi la telenovela Politano nasce con le frasi di Marotta che dichiara, da ‘non’ dirigente del Sassuolo, l’incedibilità di un calciatore… del Sassuolo. Scappa da ridere solo perchè

L’abitudine rende sopportabile anche le cose spaventose

disse lo scrittore greco Esopo, senza nemmeno conoscere quello che poi sarebbe stata la nostra cara Italia. Pensate un pò, dove arrivava l’intelligenza e il sesto senso di quest’uomo. Comunque, per la cronaca, la Juve a Gennaio ha poi ceduto a titolo definitivo il centrale di difesa Lirola al club di Squinzi, modificando la formula di prestito precedentemente adottata. Tra l’altro nulla di cui scandalizzarsi. Un semplice scambio di regali tra “cumpare e cumpariello”, nel vero senso della parola (Carnevali è stato il testimone di nozze di Marotta n.d.c.)

E infine, la storia di Amin Younes. Cosa c’è di tanto strano? Nulla… Un calciatore che viene al Napoli, si sottopone alle visite mediche, ospite al San Paolo per la sfida contro il Bologna e poi…? Ritorna all’Ajax dandoci appuntamento a Luglio prossimo. Evidentemente voleva farsi visitare per questioni personali dai medici napoletani. Forse ad Amsterdam non ce ne sono di migliori. Nulla di strano se si considera la storiella Soriano di qualche anno fa. Pertanto, per onestà intellettuale, dobbiamo dire che la Juve domina il mercato italiano in lungo e in largo, e che ha dalla sua delle vere e proprie società succubi (tecnicamente definite “succursali” o “satelliti”), ma il Napoli non ha mai brillato in scaltrezza sul mercato, quindi c’è da recriminare contro il potere dei bianconeri ma, nell stesso momento, dobbiamo pure capire i nostri limiti quali sono.

Capitolo mercato chiuso. Stop. Appuntamento a fine stagione. Oggi bisogna concentrarsi sul campionato, e sulla sfida di domani sera contro il Benevento. Io per abitudine non dò mai per scontato un risultato. Le partite vanno tutte giocate. Giocheremo di nuovo dopo la sfida della Juve (che affronterà a Villar Perosa, la Juve B per una partitella in famiglia) ma poco importa. Il Napoli ha dimostrato di saper gestire queste situazioni. Squadra che ha acquisito maturità rispetto al passato. Per me, chi gioca prima e chi gioca dopo, non fa tanta differenza. Siamo primi, e l’imperativo è vincere, sempre e comunque. Però, sono un nostalgico dei vecchi tempi. Amo lo ‘spezzatino’ solo se fatto al ragù, ma per il resto, farei scendere in campo tutti in contemporanea. Alle 15, come si faceva un tempo. Sarri e i ragazzi dovranno portare a casa i tre punti per ridare sorriso alla piazza, smarrito temporaneamente per le vicende di mercato. Subito una vittoria per riprendere il nostro cammino che conosce una sola strada, quella della gloria. Perchè se le rose fioranno, alla fine sarà dieci volte più bello.

Le probabili formazioni. Nel Napoli recupera Albiol. Nel Benevento possibile esordio di Puggioni

Benevento (4-3-3): Puggioni; Venuti, Billong, Tosca, Letizia; Cataldi, Memushaj, Djuricic; Guilherme, Coda, D’Alessandro.

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne
 

 

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