Paulo Dybala potrebbe essere squalificato per un mese a causa della manovra stipendi della Juventus, lo scrive Repubblica.
Il calciatore argentino Paulo Dybala è stato interrogato dalla Guardia di Finanza di Torino a Roma, secondo quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica”. L’ex attaccante della Juventus è stato ascoltato dagli inquirenti per un’ora e mezza, su alcune questioni emerse dall’inchiesta Prisma.
In particolare, gli investigatori vogliono capire se Dybala abbia ricevuto o meno una cifra di 3 milioni di euro dal club bianconero e a quale titolo. La cifra è stata proposta dalla Juventus a settembre 2022 come risarcimento per responsabilità precontrattuale, ed è stata inserita nel bilancio della squadra come fondo rischi.
Secondo “La Repubblica”, la cifra di 3 milioni di euro sarebbe molto simile ai 3.783 milioni che Dybala e la Juventus avevano concordato di “spalmare” nell’ambito della “manovra stipendi bis” nel 2021. Questo fatto avrebbe insospettito i magistrati, che hanno deciso di interrogare il calciatore per avere dei chiarimenti in merito.
Gli inquirenti intendono capire se ci siano stati accordi di tipo diverso e di natura irregolare tra Dybala e la Juventus. Secondo il comma 8 dell’articolo 31, i tesserati che pattuiscono con la società o percepiscono comunque dalla stessa compensi, premi o indennità in violazione delle norme federali, sono soggetti alla sanzione della squalifica di durata non inferiore a un mese. Quindi, il calciatore rischia una squalifica di un mese per questa vicenda.
L’inchiesta Prisma si è chiusa e l’udienza preliminare è stata fissata per il 27 marzo. La notizia dell’interrogatorio di Dybala ha fatto scalpore tra i tifosi del calciatore, che ora attendono ulteriori sviluppi sulla vicenda.