L’ex Premier, Silvio Berlusconi, utilizzava il denaro per indebolire gli avversari, come dimostra il caso del Napoli secondo Chiariello.
Alle 9.30 di ieri, lunedì 13 giugno, è venuto a mancare all’età di 86 anni l’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano a causa di una polmonite e di una leucemia mielomonocitica cronica che lo aveva colpito.
A soffermarsi su Berlusconi è stato anche il giornalista Umberto Chiariello che ha ripercorso alcune tappe chiave della sua carriera. Nel suo editoriale su Radio Napoli Centrale, Chiariello ha sollevato una questione controversa riguardo alle tattiche di Berlusconi nel mondo del calcio, sottolineando il suo approccio di impoverire gli avversari per ottenere vantaggi.
Secondo Chiariello, un esempio significativo di questa pratica si riscontra nel caso del Napoli. L’ex Premier Italiano avrebbe elargito una considerevole somma di due miliardi di lire per l’acquisto di Nando De Napoli, mantenendolo in tribuna. Questo particolare modo di operare ha successivamente contribuito allo scandalo di Calciopoli, poiché si è consolidato un sistema di gestione che coinvolgeva sia la posizione di Berlusconi come Presidente del Consiglio sia l’influenza di Adriano Galliani alla guida della Lega Calcio.
“Per vincere, Silvio Berlusconi ha impoverito gli avversari: sapete quando diede al Napoli per Nando De Napoli? Due miliardi di lire, ed è stato in tribuna; a livello europeo Boban e Savicevic in tribuna, bastava toglierli agli avversari. Questo modo di fare ha poi prodotto Calciopoli, perché si è creato un sistema: lui era Presidente del Consiglio, mise Galliani a guidare la Lega Calcio”.
Chiariello ha poi aggiunto: “Galliani usava Moggi per portare i voti e si era creato un asse commerciale Juve-Milan. Berlusconi ha avuto in mano tutto. Potete giudicare Berlusconi dal vostro punto di vista politico, di certo è un uomo che ha segnato un’epoca in Italia, creando disastri e impoverendo il mondo moderno, ma questi restano miei pareri personali. Di sicuro, per certo, so che non mi auguro di trovarmi un altro Berlusconi davanti ai piedi: di gente che aggira le regole ne ho le tasche piene”. Ha concluso Chiariello.