Il Giudice Sportivo emetterà oggi la sentenza sul caso Acerbi-Juan Jesus. Squalifica di 10 giornate, assoluzione o si farà strada una “terza via” all’italiana?
Nella giornata odierna è attesa la sentenza del Giudice Sportivo sul caso che ha visto protagonisti Francesco Acerbi e Juan Jesus, con le accuse di offese razziste mosse dal difensore dell’Inter al giocatore del Napoli. Come riporta il Corriere dello Sport, si profilano tre possibili scenari.
Le 10 giornate di squalifica
Secondo il Codice di Giustizia Sportiva, la sanzione minima prevista per casi di discriminazione territoriale è di 10 giornate di stop. Questa sarebbe la pena massima comminata ad Acerbi in caso le accuse fossero ritenute fondate.
L’assoluzione
L’altra ipotesi è l’assoluzione completa del difensore dell’Inter, qualora non fossero ravvisati estremi di colpevolezza o le prove fossero ritenute insufficienti.
La “terza via” italiana
Tuttavia, stando a quanto trapelato, si starebbe facendo largo una “terza via” all’italiana. Acerbi, durante l’audizione con il procuratore Chinè, avrebbe ammesso di aver detto solo “Ti faccio nero” a Juan Jesus. Su questa base, l’accusa di comportamento discriminatorio potrebbe essere derubricata a “condotta gravemente antisportiva”, con una squalifica ridotta a 2-4 giornate.
Un precedente pericoloso?
Questo scenario sta sollevando molte perplessità, in quanto sanzionare con poche giornate un’espressione del genere potrebbe rappresentare un pericoloso precedente e mandare un segnale sbagliato nella lotta contro il razzismo.
I precedenti
Non mancano precedenti di squalifiche severe per casi simili, come quello di Santini del Padova e Marconi del Pisa, nei quali la Corte Federale stabilì che “non è necessaria la certezza assoluta, ma basta un grado inferiore di certezza basato su indizi gravi, precisi e concordanti“.
Oggi il verdetto definitivo
Starà quindi al Giudice Sportivo decidere se optare per la linea dura delle 10 giornate, l’assoluzione o percorrere questa “terza via” italiana con una squalifica ridotta. Qualunque sia l’esito, il caso Acerbi-Juan Jesus rimarrà una “brutta faccenda” per il calcio italiano.