Cara Italia, a centrocampo siamo tranquilli: abbiamo il nuovo Pirlo | Già pronto per Euro 2028

Pirlo - fonte lapresse - napolipiu.com
Da anni non si vede un giocatore con la visione e la tecnica di Pirlo. Il centrocampo azzurro, però, potrebbe presto contare sul suo erede.
Andrea Pirlo ha avuto una carriera straordinaria anche con la maglia della Nazionale italiana, diventando uno dei simboli del centrocampo azzurro per oltre un decennio. Dopo aver brillato con l’Under 21 — vincendo un Europeo nel 2000 e un bronzo olimpico ad Atene 2004 — Pirlo ha debuttato con la Nazionale maggiore nel 2002, sotto la guida di Giovanni Trapattoni.
La consacrazione definitiva arriva nel 2006, quando gioca un ruolo fondamentale nella vittoria dell’Italia al Mondiale in Germania. Regista arretrato della squadra allenata da Marcello Lippi, Pirlo si distingue per visione di gioco, precisione nei passaggi e freddezza nei momenti decisivi. Fornisce assist importanti, segna un gol e realizza il primo rigore nella finale contro la Francia.
Dopo il trionfo mondiale, Pirlo continua a essere un punto fermo del centrocampo azzurro, partecipando agli Europei del 2008 e ai Mondiali del 2010. Ma è a Euro 2012 che torna protagonista assoluto: guida l’Italia fino alla finale con prestazioni eccellenti, come quella contro l’Inghilterra, in cui segna il famoso rigore “a cucchiaio” nella lotteria dei rigori. Nonostante la sconfitta contro la Spagna in finale, viene inserito nella squadra ideale del torneo.
Chiude la sua avventura in azzurro dopo i Mondiali del 2014 in Brasile, in cui l’Italia esce ai gironi. Con 116 presenze e 13 reti, Pirlo lascia un’eredità tecnica e carismatica notevole. È ricordato come uno dei registi più eleganti e influenti della storia della Nazionale italiana.
La promessa è diventata realtà
Alessio Baralla non è più soltanto un nome da tenere d’occhio: il giovane centrocampista dell’Empoli è ormai una certezza nel panorama del calcio giovanile italiano. Chi segue i talenti emergenti lo conosce bene, e La Giovane Italia ne racconta le gesta già da diversi anni. Il suo percorso di crescita è stato costante, costruito con qualità tecniche e personalità fuori dal comune per un classe 2008.
Negli ultimi Europei Under 17, Baralla ha fatto il definitivo salto di visibilità, mettendosi in mostra agli occhi di un pubblico più ampio. Le sue prestazioni solide e mature hanno attirato l’attenzione degli addetti ai lavori, ma anche dei tifosi che seguono con passione il futuro della Nazionale azzurra.
Prova di maturità
La gara che ha sancito la sua consacrazione è stata la semifinale contro il Portogallo. Nonostante la sconfitta degli Azzurrini, Baralla ha brillato in mezzo al campo, dimostrando visione di gioco, tecnica e carattere da veterano. È emerso come uno dei migliori prospetti del torneo, guadagnandosi elogi unanimi.
Questa esperienza europea rappresenta un punto di partenza, non un traguardo. Il percorso di Alessio Baralla è ancora lungo, ma il suo nome ora è noto anche al grande pubblico. L’Italia giovanile ha trovato un nuovo leader su cui puntare per il futuro.