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Serie A

Capello: «Napoli da scudetto con Hojlund e Lukaku, ma l’Inter è la più completa. Roma, serve un vero centravanti»

«Dimmi che attaccante hai e ti dirò chi sei». Parte da qui l’analisi di Fabio Capello pubblicata su La Gazzetta dello Sport, in cui l’ex tecnico valuta l’efficacia dei reparti offensivi delle grandi del campionato. Il giudizio è netto: il Napoli ha investito bene e i risultati si vedono. L’arrivo di Hojlund ha dato nuova linfa al reparto avanzato e, con il rientro di Lukaku, Conte potrà contare su tre punte di ruolo – il danese, il belga e Lucca – garantendosi alternative di alto livello per l’intera stagione.

Capello, sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, sottolinea come la scelta di potenziare l’attacco si sia rivelata vincente, anche in un momento in cui alcuni centrocampisti – come McTominay – incidono meno dello scorso anno. «Il Napoli non ha segnato tantissimo, ma è solido e Hojlund è un’aggiunta fondamentale: conosce il calcio italiano, è maturato in Premier League e ha fame di rivincita dopo l’esperienza al Manchester United».

L’ex tecnico elogia anche l’Inter, che grazie a Chivu dispone di «una batteria di attaccanti completa per affrontare campionato e Champions League». Lautaro, Thuram, Bonny e il giovane Esposito formano un reparto ricco e versatile: «Esposito ha qualità da punta moderna, gli serve solo continuità».

Più complessa, invece, la situazione della Roma, che condivide la vetta con il Napoli ma soffre la mancanza di un vero centravanti. «Segna con tanti uomini, ma non ha un reparto offensivo completo», osserva Capello nella Gazzetta dello Sport. «Dovbyk è efficace in area, ma macchinoso nella manovra. Per fortuna la fantasia di Dybala e Soulé tiene viva la fase offensiva».

Sul Milan, Capello evidenzia l’assenza di un riferimento chiaro: «Gimenez è utile per i movimenti, ma non è un bomber, e Leao sta imparando a interpretare il ruolo di punta, pur non essendo un goleador. In questo contesto Pulisic è l’elemento più interessante: centrale diventa più pericoloso, grazie a velocità e intelligenza tattica».

In casa Juventus, invece, l’ex allenatore si mostra perplesso: «Il centravanti c’è – Vlahovic – ma Tudor lo tiene in panchina. Non capisco perché. David e Openda non si esprimono come previsto e non si può ridurre tutto a un problema di rifornimenti: contro il Milan, Conceição ha creato quattro occasioni nitide e nessuno era in area per finalizzare».

Nell’analisi di Capello per La Gazzetta dello Sport, spazio anche a Fiorentina e Bologna. «Kean può essere il trascinatore della Viola: lo vedo maturato, con voglia e determinazione. Ha tutto per imporsi anche in Nazionale. E attenzione a Castro del Bologna: ha lampi molto interessanti».

Un’analisi lucida, quella di Capello, che fotografa un campionato in cui l’abbondanza in attacco fa la differenza. E dove, come spesso accade, la squadra con più soluzioni davanti è anche quella più vicina allo scudetto.

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redazione