Cannavaro al Mattino:" Non e' facile giocare al San Paolo, il Napoli puo' ambire a un buon piazzamento niente di piu"
Parla Fabio Cannavaro
Fabio Cannavaro, e’ tornato a vivere a Napoli dopo la parentesi Cinese.
L’ex difensore , il 30 agosto, prima di volare in Congo per una esibizione con l’ Italia All Star (“Esperienza bellissima“), è stato al San Paolo, spettatore del Napoli a due facce, spettacolare nel primo tempo e poi piegato dalla Sampdoria nella ripresa.
“Quella sera al San Paolo ho avvertito una sensazione strana, non per quello che ho visto incampo, ma per l’aonosfera. Troppo scetticismo intorno alla squadra”.
“Sarri ha idee, le ho viste nei primi cinquanta minuti della partita con la Samp, poi sono emersi gli avversari: Zenga mi ha detto che mai aveva allenato un gruppo di giocatori così forti. Le gare sono così, ci sono momenti in cui comandi e altri in cui soffri. In questa fase il Napoli fatica ad essere squadra”.
Qual è la prospettiva del Napoli? “Un buon posizionamento in classifica, per ora. Dipenderà poi da quanti gol faranno gli attaccanti”
Tira una bruttissima aria in Curva, Cannavaro è cresciuto in Curva: che ne pensa? “Quei tempi erano diversi. Fa male leggere e vedere tutto questo. La gente che ama il calcio è stanca di assistere ad accoltellamenti, risse, violenze di ogni genere.
A livello internazionale gli stadi sono migliorati e il calcio è cambiato. In Italia, non soltanto a Napoli, purtroppo no”.
Può essere delicata anche la partita a Empoli
“In questo momento è preferibile una trasferta per il Napoli, il San Paolo non dà tranquillità psicologica. So per esperienza diretta che non è semplice giocare a Fuorigrotta”.
La difesa “Credete che ci siano tanti centrali in giro? Un giocatore forte migliora il complesso, ma è il reparto che deve funzionare a pieno regime e questo è possibile soltanto lavorando sui movimenti”