L’ex governatore Caldoro racconta l’incontro tra De Laurentiis e il sindaco di Afragola per il nuovo stadio: “Voleva terreni espropriati e impianto gratis”.
NAPOLI – L’ex presidente della Regione Campania Stefano Caldoro fa una rivelazione importante sul progetto del nuovo stadio del Napoli ad Afragola risalente a diversi anni fa. Intervistato da Repubblica, Caldoro racconta di aver messo in contatto personalmente Aurelio De Laurentiis con l’allora sindaco di Afragola per discutere la possibile realizzazione dell’impianto.
“De Laurentiis però voleva che il Comune violasse diverse norme, anche di natura contabile, per assecondare le sue richieste – spiega Caldoro – Ad esempio espropriare a proprie spese tutti i terreni privati dove costruire lo stadio, per poi consegnarglielo praticamente chiavi in mano e a costo zero per il Napoli. Insomma, pretendeva che il Comune si sostituisse al club facendosi carico di tutti gli espropri dei suoli“.
Caldoro riferisce di aver spiegato a De Laurentiis che il sindaco non poteva operare in questo modo, violando palesemente la legge. Ma il patron azzurro era convinto di stare facendo un favore ad Afragola portandoci la squadra. “De Laurentiis è uno scaltrissimo imprenditore, non è amico di nessuno, solo di se stesso e dei propri interessi” denuncia ancora Caldoro.
L’ex governatore racconta poi altri retroscena: “Già all’epoca Aurelio voleva per il nuovo stadio soldi pubblici europei e fondi della Regione, e in piccola parte era possibile. Ma bisognava individuare l’area giusta e rispettare le norme“.
Insomma, stando al racconto di Caldoro, De Laurentiis avrebbe preteso di realizzare il nuovo stadio del Napoli senza metterci un euro, scaricando tutti i costi di esproprio dei terreni e costruzione dell’impianto sulle casse pubbliche. Accuse pesanti che faranno sicuramente discutere.
