L’ex giocatore azzurro, Emanuele Calaiò, analizza la sfida di Supercoppa Italiana e svela le insidie per il Napoli contro l’Inter.
In vista dell’atteso scontro tra Napoli e Inter, il noto ex attaccante Emanuele Calaiò ha rilasciato interessanti dichiarazioni a Canale 21, mettendo in luce alcune criticità e punti di forza delle due squadre. La partita, che si preannuncia intensa e avvincente, sarà un banco di prova fondamentale per entrambe le formazioni.
Calaiò ha iniziato analizzando l’ultima prestazione del Napoli contro la Fiorentina, sottolineando l’adattamento tattico di Mazzarri: “Contro la Fiorentina abbiamo assistito ad un Napoli con il 4-2-3-1 perché mancavano dei giocatori e Mazzarri aveva rivisto per ore, con la squadra, la partita di campionato di Garcia contro Italiano, preparandosi a chiudersi, compattarsi e provare a vincere in contropiede.”
Il commento di Calaiò ha poi toccato un argomento delicato, svelando un cambio radicale nello stile di gioco rispetto all’era Spalletti: “Dimentichiamoci il gioco di Spalletti: non lo vedremo più. A giugno andrà via: tanto vale giocare secondo il suo credo.”
La prospettiva del confronto con l’Inter ha suscitato preoccupazioni nell’ex attaccante, che ha definito l’Inter “un carrarmato” e ha sottolineato la necessità per il Napoli di eseguire una partita perfetta per conquistare la Supercoppa, specialmente a livello difensivo: “Sulla carta, il Napoli parte sconfitto con l’Inter, che è un carrarmato. Il Napoli, per vincere la Supercoppa, dovrà fare la partita perfetta; specie i tre centrali.”
Il focus di Calaiò si è poi spostato sulle dinamiche offensive dell’Inter, evidenziando la pericolosità della coppia Lautaro-Thuram: “Lautaro e Thuram si completano molto: nessuno dei due fa il riferimento principale, sono bravi tecnicamente e legano il gioco, muovendosi benissimo tra le linee.”
Calaiò ha poi espresso dubbi su Lobotka, suggerendo che potrebbe non essere adatto a giocare nel centrocampo a due contro una squadra come l’Inter: “Non è adatto a giocare in una mediana due, specie contro un’Inter che nel centrocampo ha il suo valore aggiunto. Demme avrebbe dato una grande mano: è un peccato che non possa essere della partita.”