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NAPOLI — Alessandro Buongiorno si accomoda in platea come un cronista qualsiasi per ascoltare Antonio Conte nella sala stampa del Maradona. Poi, appena il tecnico lascia la sala, tocca a lui raccontare la vigilia della sua quarta notte europea. Una storia che Fabio Mandarini ricostruisce nelle pagine del Corriere dello Sport, ricordando come la carriera internazionale del difensore sia cominciata solo a settembre, direttamente in Champions e direttamente contro il Manchester City all’Etihad: debutto affascinante, ma sfortunato, davanti a fenomeni come Haaland e Rodri.
Quella di oggi, però, pesa ancora di più. È decisiva per la qualificazione, e Buongiorno — come sottolineato da Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport — punta tutto sul fattore Maradona, doppio e simbolico: «Giocare qui è difficile per tutti, per noi è un valore aggiunto. Conoscenza del campo, sostegno dei tifosi… Speriamo di vincere per dedicare la vittoria a Diego».
«Noi e Conte: fiducia reciproca»
Il centrale azzurro si affida anche alla forza del Maradona, che il Corriere dello Sport e Fabio Mandarini ricordano con numeri imponenti: una sola sconfitta nelle ultime 19 partite di Champions giocate in casa; 19 risultati utili consecutivi in generale, con 14 vittorie e 5 pareggi. L’ultimo successo, quello contro l’Atalanta, ha rimesso in moto un gruppo che aveva bisogno di respiro.
«Ora ci aspetta una partita tosta e vera» continua Buongiorno, citato ancora da Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport. «Noi abbiamo sempre avuto fiducia in Conte e lui in noi. Periodi meno positivi capitano, ma in campo abbiamo sempre dato tutto».
L’energia per battere il Qarabag
Il Qarabag arriva a Fuorigrotta con tre punti in più e una miglior differenza reti. Una delle sorprese di questa Champions, e per questo il Napoli non ha margini: vincere è obbligatorio.
«Servirà energia» ribadisce Buongiorno. «Il Qarabag è intenso, riparte veloce, accerchia e verticalizza. Dovremo essere perfetti nelle preventive e vincere tanti duelli individuali».
Sul tema infortuni, il difensore non cerca alibi: «Noi dobbiamo solo lavorare e andare forte. Al resto pensano staff tecnico e staff medico, entrambi di altissimo livello».
Ancora una volta, come Fabio Mandarini rimarca sul Corriere dello Sport, la vigilia del Napoli passa dal Maradona: dalle sue vibrazioni, dalla sua storia e dalla necessità di conquistare tre punti che pesano come un pass per la qualificazione.