Lingua Napoletana

Bonanotte è sunature: come nasce il detto?

Bonanotte è sunature  (o è Sante)

Di Gabriella Cundari

Bonanotte è sunature- Buona notte ai suonatori oppure ai santi; sono  espressioni che i napoletani usano con senso di profonda amarezza, come commento una situazione che si sperava finisse al meglio.

Bonanotte è sunature-Lingua Napoletana

Il detto, come capita sovente in lingua Napoletana, pare abbia avuto origine da un fatto realmente accaduto, diventato poi patrimonio linguistico grazie al popolo.

Probabilemente il detto è stato originato nel tardo 500, quando una festa, cominciata bene, è finita in disgrazia, tanto che non è restato o congedare sbrigativamente i sonatori o salutare deferentemente i santi, visto che non potevano più -i primi- suonare a festa e -i secondi- fare un miracolo che, se avessero voluto, avrebbero già fatto!


Da notare nel proverbio l’uso dell’accento circonflesso sua “e” , che trasforma la stessa in una preposizione articolata ; a + i (ricordate che il plurale dei sostantivi maschili napoletani finisce con la e).

LO SAI QUANDO I NAPOLETANI USANO IL PREFISSO “STRA”?

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La foto:  Archivi Alinari, è del 1880.

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