Bomba improvvisa da Borgo Panigale: definito l’addio alla Ducati | Il pilota vuole una nuova esperienza

Ducati - napolipiu.com
La Ducati sta attraversando una fase particolare della sua storia. Diversi cambiamenti sembrano arrivare, ma ancora nulla di certo.
Negli ultimi anni, la Ducati ha vissuto una fase di straordinaria affermazione nel mondo del motociclismo, imponendosi come una delle case più vincenti e dominanti della MotoGP. Dopo anni di sviluppo e investimenti mirati, il team di Borgo Panigale ha raccolto i frutti con titoli iridati e prestazioni costantemente al vertice, grazie anche a una moto tecnicamente all’avanguardia e a una squadra di piloti altamente competitiva.
Dal 2022 in poi, Ducati ha conquistato due titoli mondiali consecutivi con Francesco Bagnaia, riportando il titolo piloti in Italia dopo una lunga attesa. A questi trionfi si sono aggiunti i successi nel campionato costruttori e team, testimoniando un dominio tecnico e organizzativo. L’abilità nello sviluppo aerodinamico, la potenza del motore Desmosedici e l’eccellenza del reparto corse hanno reso la Ducati il punto di riferimento della categoria.
Il successo della Ducati non si limita alla MotoGP: anche nel mondiale Superbike la casa bolognese ha brillato, dominando con Álvaro Bautista e la Panigale V4 R. La combinazione tra tecnologia avanzata e talento in pista ha consentito a Ducati di affermarsi in ogni contesto, sia nelle gare sprint che nelle competizioni di endurance.
Oggi Ducati rappresenta un modello di efficienza e visione sportiva. I risultati ottenuti hanno consolidato il brand a livello globale, accrescendo il prestigio di un marchio che, da emblema della passione italiana per le due ruote, è diventato simbolo di eccellenza nel motociclismo mondiale.
Un pilota verso l’addio, la BMW lo aspetta
Secondo quanto riportato da Rosario Triolo su Sky Sport, emergono nuovi dettagli sull’addio di Álvaro Bautista alla Ducati. Dopo i titoli conquistati nel 2022 e 2023, lo spagnolo potrebbe concludere il suo ciclo vincente con la casa di Borgo Panigale. Tra le opzioni più concrete per il suo futuro c’è la BMW, che cerca un sostituto di Toprak Razgatlioglu. Bautista rappresenterebbe il profilo ideale per esperienza e competitività.
Tuttavia, non si tratta dell’unica proposta sul tavolo: lo spagnolo avrebbe ricevuto anche un’offerta per diventare tester ufficiale Pirelli in MotoGP, ruolo strategico in vista dell’esordio dei nuovi pneumatici previsto per il 2027. Un’opzione affascinante, che lo proietterebbe verso un ruolo tecnico di rilievo in un nuovo ciclo del motomondiale.
Ducati osserva il mercato MotoGP
Intanto, in casa Aruba Ducati si apre la questione della seconda sella per il 2025. Senza fretta, il team rimane alla finestra, osservando le evoluzioni del mercato piloti in MotoGP. L’obiettivo è cogliere un’opportunità importante nel caso in cui qualche nome di spicco dovesse restare fuori dalla Classe Regina.
Il nome del successore di Bautista sarà dunque scelto con calma, puntando su un profilo che possa portare esperienza, velocità e visibilità. Ducati, forte dei suoi successi recenti, può permettersi di aspettare il momento giusto per rinnovare la propria squadra senza compromessi.