Avvantaggiato dal circuito ATP: nuovo scandalo per Sinner | Ci sono tutte le prove

Sinner (lapresse) - napolipiu-3

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Jannik Sinner torna protagonista, ma stavolta le polemiche superano il campo da gioco.

Sembra quasi paradossale, ma è proprio quando Sinner raggiunge il suo apice che si alzano le voci più critiche. Il tennista altoatesino, ormai icona mondiale del tennis, ha riscritto la storia diventando il primo italiano a raggiungere il numero uno del ranking ATP. Un traguardo eccezionale, coronamento di un talento coltivato con dedizione, sacrificio e disciplina. Eppure, attorno a questo successo si agitano polemiche e sospetti.

A far discutere, questa volta, non sono le sue vittorie né il suo stile di gioco glaciale e determinato, ma qualcosa di più sottile: la presunta “fortuna” dello stop gli avrebbe regalato un vantaggio imprevisto. 

Secondo diversi addetti ai lavori, lo stop forzato di circa tre mesi non solo non ha penalizzato Sinner, ma gli ha permesso di recuperare forze mentali e fisiche in un periodo dell’anno in cui la maggior parte dei suoi rivali si è spremuta tra tornei su terra rossa e ritmi estenuanti. E non è tutto: a differenza di altri top player costretti a giocare per difendere punti importanti, l’italiano è rientrato senza particolari pressioni, apparendo subito lucido, centrato e brillante.

Alla vigilia degli Internazionali d’Italia, Sinner ha dichiarato di sentirsi “bene fisicamente e mentalmente”, segnale chiaro che il periodo di inattività ha funzionato come una sorta di reset rigenerante. La condizione mostrata al rientro è apparsa sorprendente: pochi errori gratuiti, movimenti fluidi, solidità al servizio e la solita freddezza nei momenti chiave. Caratteristiche che da sempre lo distinguono, ma che in queste settimane sembrano addirittura amplificate.

A Roma, dove storicamente ha sempre fatto fatica, è apparso trasformato. Ecco perché cresce il malumore tra alcuni osservatori internazionali: la pausa forzata sarebbe diventata, di fatto, un vantaggio competitivo in un circuito che raramente perdona soste prolungate.

Le accuse: Sinner “favorito” dai meccanismi del ranking?

Le polemiche si sono fatte ancora più accese dopo che Sinner ha scavalcato Novak Djokovic in classifica. Alcuni commentatori, specie oltreoceano, hanno sollevato dubbi sulla rigidità del sistema ATP: un giocatore può diventare numero uno pur senza giocare per settimane? Secondo loro, l’altoatesino avrebbe tratto un vantaggio indiretto da un sistema che non penalizza a sufficienza le assenze.

Naturalmente, questa è una visione parziale e, in parte, distorta. Perché Sinner il numero uno se l’è guadagnato con una stagione impeccabile prima dello stop, dominando l’Australian Open e vincendo tornei importanti contro avversari di altissimo livello. Ma il sospetto che il suo recupero lo abbia reso ancora più pericoloso — e “ingiustamente” fresco — aleggia.

Sinner (LaPresse) - napolipiu
Sinner (LaPresse) – napolipiu

Sinner: un percorso studiato

Va detto che Jannik e il suo team, capitanato dal coach Simone Vagnozzi e dal preparatore atletico Umberto Ferrara, hanno gestito alla perfezione il recupero. Nessuna corsa contro il tempo, nessuna fretta di rientrare. La priorità è sempre stata la salute e la tenuta nel lungo periodo. E i risultati lo confermano: Sinner non è solo rientrato, è tornato con un’energia nuova. Alcuni analisti parlano persino di una “seconda primavera” tennistica, paragonandolo per lucidità al Nadal dei grandi giorni.

E ora? Ora il vero banco di prova sarà quello mentale. La pressione del numero uno, l’aspettativa di chi lo vede già come il nuovo re del tennis mondiale. Ma se davvero questi mesi hanno forgiato un Sinner più maturo, più consapevole e più “fresco” di prima, allora per gli avversari c’è davvero da preoccuparsi. Perché il numero uno non sembra affatto intenzionato a mollare il trono appena conquistato.