Assembramenti, multato un parroco campano. Insulti per chi ha denunciato

Un parroco campano di Casal di Principe è stato multato dai carabinieri perché una folla di fedeli si preparava alla recita del rosario.

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L’emergenza coronavirus è tutt’altro che scongiurata, ma gli episodi di assembramento non accennano a diminuire. Cosa che non lascia ben sperare per la fase 2, in cui il distanziamento sociale dovrà essere ancora attentamente rispettato per riuscire difendere la salute di tutti.

Eppure a Casal di Principe, in provincia di Caserta,un parroco è stato multato perché si stava preparando alla recita del rosario all’esterno della sua parrocchia con i fedeli. L’assembramento è stato notato da un volontario della protezione civile che ha deciso di non voltare gli occhi dall’altro lato, ma ha deciso di intervenire. Una volta sul posto ha chiesto di non effettuare la recita del rosario, ma nessuno ha voluto ascoltarlo. Così ha deciso di denunciare il tutto ai carabinieri che a quel punto sono intervenuti sul posto.

Assembramenti: parroco multato in Campania

L’intervento dei carabinieri ha bloccato la funzione religiosa ed il parroco è stato multato. Quanto accaduto, però, non ha evitato ripercussioni sul volontario della protezione civile che si è visto attaccare ed insultare sui social network per il suo intervento. Un gesto fatto per tutelare la salute pubblica si è trasformato in una sorta di atto da condannare per alcune persone.

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Eppure proprio in Campania c’era stato un episodio che aveva portato alla quarantena quattro comuni: Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano. Nel caso specifico dovette intervenire la Regione Campania dopo una cerimonia religiosa nel Vallo del Diano che aveva portato ad un contagio di 16 persone. Il caso specifico potrebbe non essere così grave, ma in ogni caso resta un fatto da tenere in considerazione soprattutto in vista delle riaperture. L’allenamento delle misure non deve indurre a pensare che è tutto concluso, perché non c’è ancora né un virus e né una cura.

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