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Un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Così Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport descrive il bilancio dell’ultima amichevole estiva del Napoli, vinta 2-1 contro l’Olympiacos a nove giorni dal debutto in campionato con il Sassuolo. Un test probante, contro un avversario già qualificato alla prossima Champions League, affrontato con il nuovo 4-4-1-1 e con una prestazione convincente, macchiata soltanto dall’infortunio di Romelu Lukaku.
Il belga, uno dei leader individuati da Conte, si è fermato al 30’ del primo tempo per un «risentimento al quadricipite della coscia sinistra». Come riporta Mandarini sul Corriere dello Sport, il giocatore ha lasciato il campo zoppicando, con il ghiaccio applicato subito dopo l’intervento dello staff medico. Gli esami sono in programma tra domenica e lunedì, ma è già certa la sua assenza contro il Sassuolo.
Sul piano tattico, il Corriere dello Sport sottolinea come il Napoli abbia convinto con il quartetto di centrocampo Anguissa-Lobotka-McTominay-De Bruyne. Kevin, definito da Mandarini «un ragazzino di 34 anni», ha guidato la pressione e la costruzione del gioco con la consueta intelligenza, arrivando persino a fare il falso nove nel finale. Anguissa è stato una furia, mentre McTominay ha offerto solidità in entrambe le fasi.
Tra le note liete, la prova di Politano e Lucca. Il primo ha aperto le marcature con un gran sinistro a giro e ha dato equilibrio nella fase difensiva, passando dal 4-5-1 al 5-4-1. Lorenzo Lucca, invece, ha firmato il 2-0, raggiungendo il quarto gol personale della preparazione: senza Lukaku, toccherà a lui reggere il peso dell’attacco.