Ancelotti-Napoli, il retroscena e la verità sull’addio

La Gazzetta dello Sport torna sull'addio di Ancelotti al Napoli

La Gazzetta dello Sport torna sull’addio di Ancelotti a Napoli: “Ammutinamento e problemi, ma l’allenatore non aveva colpe”.

Ieri, nel suggestivo Palazzo Grimaldi di Montecarlo, sono andati in scena i sorteggi per la fase a gironi della prossima Champions League 2023/24: quello che ne è risultato è stato un girone tutto sommato ‘abbordabile’ per il Napoli di Rudi Garcia inserito nel gruppo C con l’insidia Real Madrid, ma anche con avversarie del calibro di Sporting Braga e Union Berlino che non possono spaventare l’armata azzurra.

E allora, a pochi giorni dalla sfida di Champions League tra Napoli e Real Madrid, con Ancelotti che tornerà al Maradona da avversario, La Gazzetta dello Sport è tornata sull’addio tra l’allenatore e gli azzurri nel 2019. Secondo la rosea, “Alla base del divorzio con Ancelotti ci fu il famoso ammutinamento del 5 novembre 2019, che fece emergere i problemi dello spogliatoio”.

“Il presidente De Laurentiis decise che lo stile colloquiale di Carletto non facesse al caso degli azzurri, ma il tempo ha dimostrato che i problemi erano interni allo spogliatoio”, scrive la rosea, sottolineando come i cambiamenti della scorsa estate abbiano poi portato al trionfo in campionato. Ancelotti dunque non aveva colpe: l’ammutinamento mise in luce le difficoltà interne che portarono al suo addio.

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