Affare Osimhen: De Laurentiis e l’aiuto del decreto crescita, le cifre

Affare Victor Osimhen con Aurelio De Laurentiis che potrà sfruttare il decreto crescita per ingaggiare il talento nigeriano che voleva mezza Europa.

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Oramai ci siamo Victor Osimhen sarà un calciatore del Napoli anche grazie al decreto crescita. Il presidente Aurelio De Laurentiis, così come fatto con Lozano potrà sfruttare questo importante strumento per riuscire ad avere un risparmio. In pratica i club possono avere una riduzione sostanziosa sulle tasse da pagare sugli stipendi dei calciatori  che arrivano dall’estero. Il decreto è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il 30 aprile e contiene “misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi“. L’articolo 5 del decreto è riservato al ‘Rientro di cervelli’ ma una successiva modifica ha introdotto anche il “regime speciale per lavoratori impatriati“. All’inizio la norma non era rivolta ai calciatori, poi con le successive modifiche anche i club hanno potuto sfruttare questo vantaggio fiscale per il lavoratore che si impegna a “risiedere in Italia per almeno due anni”.

Insomma Osimhen al Napoli con il decreto crescita conviene al club azzurro, che potrà applicare una detassazione del 50%. Ecco cosa scrive Gazzetta sulla vicenda:

Nel frattempo com’erano apparse – più virtualmente che realmente – sono scomparse le sirene inglesi. Nel senso che il sogno della Premier per il momento è rimasto tale e nessuna offerta degna di essere presa in considerazione è arrivata al ragazzo, così come al Lilla. Il quale club francese, avendo fretta di mettere a posto i propri conti ha già accettato l’ultima offerta del Napoli: che prevede 50 milioni, pagabili in 2 anni, oltre al cartellino di Karnezis che dunque lascerà il campionato italiano per la Ligue 1. Il contratto del nigeriano durerà 5 anni e partirà dai 3,5 milioni netti del primo anno ai 4 dell’ultimo, più qualche bonus. Per il club, grazie al Decreto crescita del 2018, si tratterà di un costo lordo inferiore, in 5 anni, ai 30 milioni.

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