238 presenze in Serie A, ha giocato con Juve e Napoli | Oggi è diventato un avvocato

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Juventus - napolipiu.com

Il calcio non è l’unica via per chi smette di giocare. Lo studio può portare a una svolta nella vita di chi vuole fare altro.

Molti calciatori, una volta terminata la carriera agonistica, scelgono di rimanere nel mondo del pallone, magari come allenatori, dirigenti o commentatori. Tuttavia, non mancano i casi in cui gli ex giocatori decidono di prendere una strada completamente diversa, lontana dai riflettori e dal contesto calcistico. Per alcuni, si tratta di una scelta di vita ponderata, motivata dal desiderio di reinventarsi e di esplorare passioni coltivate durante gli anni da professionisti.

C’è chi apre un’attività imprenditoriale, chi si dedica all’arte, alla musica, alla scrittura o addirittura alla politica. Alcuni ex atleti riscoprono il piacere della quotidianità, dedicandosi a lavori comuni o al volontariato. Spesso queste nuove carriere rispondono a un bisogno di equilibrio, dopo anni vissuti sotto pressione, tra ritiri, infortuni e aspettative elevate. Lontani dai campi da gioco, trovano una nuova identità, più vicina alla persona che sono diventati fuori dal ruolo pubblico.

In certi casi, il cambiamento è radicale: calciatori che hanno studiato durante la carriera diventano avvocati, psicologi o imprenditori digitali. La gestione del “dopo” è cruciale, perché il ritiro, specie se improvviso, può lasciare un senso di vuoto difficile da colmare. Le società calcistiche stanno iniziando a offrire percorsi di accompagnamento per agevolare questa transizione.

La capacità di reinventarsi è una qualità che il calcio insegna inconsapevolmente: adattamento, sacrificio, disciplina. E così, anche fuori dal campo, molti ex giocatori dimostrano di saper vincere una nuova, personale partita.

Dalla marcatura in campo alla difesa in aula

Guglielmo Stendardo ha saputo trasformare la sua esperienza calcistica in una nuova carriera altrettanto impegnativa: quella di avvocato. Ex difensore di club prestigiosi come Lazio e Atalanta, ha sostenuto l’esame di Stato nel 2012 e da allora si è dedicato alla tutela legale, in particolare di giovani calciatori. Un passaggio naturale per chi, per anni, ha vissuto dinamiche contrattuali, trasferimenti e regolamenti sportivi dall’interno.

Oggi Stendardo non solo esercita la professione forense, ma è anche docente di Diritto dello Sport presso l’Università Luiss, dove ricopre il ruolo di direttore tecnico della squadra dell’ateneo. Inoltre, appare saltuariamente in televisione, in particolare in Rai, come opinionista, segno di una carriera poliedrica costruita con rigore e competenza.

Stendardo
Stendardo – napolipiu.com

Vite nuove oltre il calcio

Il suo percorso non è un caso isolato: sempre più ex calciatori scelgono di intraprendere strade lontane dal rettangolo verde. Alcuni, come l’ex Manchester United Philip Mulryne, hanno abbracciato la vocazione religiosa, mentre altri, come Gaizka Mendieta, si sono dedicati alla musica.

Questi cambi di rotta raccontano quanto il calcio, pur centrale nella prima parte della loro vita, non esaurisca i talenti e le ambizioni di chi lo ha vissuto. La storia di Stendardo, in particolare, dimostra come rigore, studio e passione possano aprire nuove porte, anche dopo il fischio finale.